L’intramontabile fascino dei libri: da quelli cartacei agli ebook, un tesoro da riscoprire

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“Quando ero una bambina, quando ero un’adolescente, i libri mi hanno salvata dalla disperazione: ciò mi ha convinta che la cultura è il più alto dei valori”. (Simone de Beauvoir)

Con la diffusione del Covid-19 la nostra vita è quasi completamente cambiata.

In questi giorni, quasi surreali, di confusione, divisioni, di paura e in cui si deve restare a casa per proteggersi e per non alimentare la trasmissione del virus anche i libri possono esserci d’aiuto a combattere la noia che potrebbe prendere il sopravvento.

Leggere un buon libro è la soluzione ideale. Oltre a non farci pensare per un po’ a quanto sta accadendo, i libri ci tengono compagnia e potrebbero anche darci qualche spunto di riflessione o, perché no, un motivo per sorridere.

Con l’avvento del web e delle nuove tecnologie, è sempre più raro osservare qualcuno (specialmente tra i più giovani) fermo davanti ad un’edicola nell’intento di acquistare un quotidiano. Lo stesso discorso vale per i libri, che non vengono più “divorati” come invece avveniva in passato, anche se sono ancora presenti diversi appassionati che realizzano una vera e propria libreria in una stanza della propria abitazione o altri che amano frequentare luoghi come biblioteche o negozi di libri.

Negli ultimi anni c’è stato un vero e proprio boom degli ebook reader, anche per la loro semplicità di utilizzo e l’intuitività. Ovviamente come in tutte le cose ci possono essere dei pro e dei contro nel loro uso.

E da qui si apre il famoso dibattito in cui si trovano coinvolti i lettori: digitale o tradizionale?

A tal proposito il filosofo e scrittore Umberto Eco nella “Bustina di Minerva” disse: ”Ci sono due tipi di libro, quelli da consultare e quelli da leggere. I primi (il prototipo è l’elenco telefonico, ma si arriva sino ai dizionari e alle enciclopedie) occupano molto posto in casa, son difficili da manovrare, e sono costosi. Essi potranno essere sostituiti da dischi multimediali, così si libererà spazio, in casa e nelle biblioteche pubbliche, per i libri da leggere (che vanno dalla Divina Commedia all’ultimo romanzo giallo). I libri da leggere non potranno essere sostituiti da alcun aggeggio elettronico. Son fatti per essere presi in mano, anche a letto, anche in barca, anche là dove non ci sono spine elettriche, anche dove e quando qualsiasi batteria si è scaricata, possono essere sottolineati, sopportano orecchie e segnalibri, possono essere lasciati cadere per terra o abbandonati aperti sul petto o sulle ginocchia quando ci prende il sonno, stanno in tasca, si sciupano, assumono una fisionomia individuale a seconda dell’intensità e regolarità delle nostre letture, ci ricordano (se ci appaiono troppo freschi e intonsi) che non li abbiamo ancor letti, si leggono tenendo la testa come vogliamo noi, senza imporci la lettura fissa e tesa dello schermo di un computer, amichevolissimo in tutto salvo che per la cervicale. Provate a leggervi tutta la Divina Commedia, anche solo un’ora al giorno, su un computer, e poi mi fate sapere. Il libro da leggere appartiene a quei miracoli di una tecnologia eterna di cui fan parte la ruota, il coltello, il cucchiaio, il martello, la pentola, la bicicletta. Il coltello viene inventato prestissimo, la bicicletta assai tardi. Ma per tanto che i designer si diano da fare, modificando qualche particolare, l’essenza del coltello rimane sempre quella. Ci sono macchine che sostituiscono il martello, ma per certe cose sarà sempre necessario qualcosa che assomigli al primo martello mai apparso sulla crosta della terra. Potete inventare un sistema di cambi sofisticatissimo, ma la bicicletta rimane quella che è, due ruote, una sella, e i pedali. Altrimenti si chiama motorino ed è un’altra faccenda.
L’umanità è andata avanti per secoli leggendo e scrivendo prima su pietre, poi su tavolette, poi su rotoli, ma era una fatica improba. Quando ha scoperto che si potevano rilegare tra loro dei fogli, anche se ancora manoscritti, ha dato un sospiro di sollievo. E non potrà mai più rinunciare a questo strumento meraviglioso. La forma-libro è determinata dalla nostra anatomia.”

Se ci pensate, i libri cartacei sono i custodi della nostra storia e delle nostre tradizioni, hanno accompagnato la vita dell’uomo dall’antichità ai nostri giorni diffondendo il sapere ma anche facendo emozionare e trasmettendo sensazioni uniche.

Continuano ad avere un fascino insostituibile, i diversi formati, le grafiche, il carattere scelto, e ancora, il tipo di brossura e di copertina… Poi c’è l’odore della carta, una sensazione unica e irriproducibile dalla tecnologia.

Il poter toccare con mano il libro, sentire che esiste, che quello scritto è reale, procura senza ombra di dubbio delle sensazioni molto forti nei confronti del lettore.

Il profumo del libro appena acquistato è un’esperienza che solo chi è davvero appassionato può comprendere, così come il rumore dei fogli che vengono girati quando si completa la lettura di una pagina.

Gli ebook hanno vantaggi come la praticità, sono acquistabili con un click senza dover andare in libreria ma non potranno mai regalarci e farci vivere un’esperienza indimenticabile, a cominciare da tutta una serie di percezioni, non solo visive ma anche tattili.

Cartacei o digitali sono “etichette” dipendenti dai gusti personali, quello che però assume importanza è riscoprire l’amore per la lettura e coinvolgere in questo anche i bambini, i quali dovrebbero riuscire a comprendere l’importanza della lettura, ad amarla e a considerarla un tesoro da scoprire.

Leggere è aprire la mente, giocare con la fantasia, creare le scene nella propria mente come se noi fossimo i protagonisti, sognare, immedesimarsi, capire, riflettere maggiormente.

Per me ogni libro (che sia di filosofia, un saggio, un romanzo…) è come una sorta di mattone che serve per costruire il nostro palazzo, cioè la nostra personalità e magari ci farà distinguere dagli altri e, perché no, diventare migliori e trasmettere agli altri i veri valori della vita!

E ricordatevi che un bambino che legge sarà un adulto che pensa!

La gioia di leggere un libro, annusandone le pagine, non potrà mai essere eguagliata da un ebook, ma la comodità di un ebook può trasformare qualcuno in un lettore a tutto tondo. E più appassionati di lettura nasceranno, meglio sarà per la nostra società.

Voi che cosa ne pensate?

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