LILT Biella. Numeri in crescita anche nel 2023: oltre 11mila accessi e circa 200 ricoveri all’Hospice

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Come da tradizione, in occasione dell’anniversario della sua fondazione che ricorre il 25 gennaio, LILT Biella fa un bilancio della sua attività rendendo noti i numeri relativi all’anno precedente. Nel 2023 l’Associazione ha confermato l’andamento del 2022 con11.282 accessi agli ambulatori e alle palestre di Spazio LILT e 202 ricoveri presso l’Hospice “L’Orsa Maggiore”.

La prevenzione primaria

Gli ambulatori dietologico (445 accesi), quello per la prevenzione e il trattamento dell’obesità in età evolutiva rivolto ai più giovani (50 accessi) e i progetti nelle scuole che hanno coinvolto complessivamente 1.822 bambini e ragazzi, si affiancano alle campagne di prevenzione nazionali e territoriali nella promozione della cultura della prevenzione attraverso l’adozione di corretti stili di vita come strumento di contrasto all’insorgenza dei tumori.

Proprio tra le campagne, ottimi risultati si sono ottenuti in particolare con quelle “di genere” ovvero LILT for Women – Campagna Nastro Rosa e LILT for Men – Nastro Azzurro (Progetto Prevenzione Uomo).

Un’attenzione crescente quella verso il tema della prevenzione, confermata anche dall’adesione alla Pigiama Run, la corsa/camminata organizzata per raccogliere fondi a favore dei bambini oncologici, che dal 2024 entra ufficialmente a fare parte delle campagne nazionali LILT e che è già stata programmata per il prossimo 20 settembre.

La diagnosi precoce

Le visite per il controllo dei nei, nonostante un alto numero di richieste, registrano, rispetto al 2022, un calo del 19% dovuto ad una minore disponibilità di appuntamenti, al momento non ancora risolta per la difficoltà nel reperire un dermatologo da aggiungere allo staff medico dell’ambulatorio.

Aumentano invece le visite senologiche (266), sia in sede che sull’Unità Mobile di LILT Biella in occasione di manifestazioni sul territorio, e quelle urologiche (524) accompagnate dal prelievo del PSA (Antigene Prostatico Specifico).

Anche se la visita urologica è principalmente orientata alla prevenzione del tumore della prostata, grazie alla professionalità dei medici e alla disponibilità di un apparecchio ecografico con capacità tecniche specifiche, presso l’ambulatorio di Spazio LILT vengono indagati anche reni, vescica e genitali e, in caso di diagnosi sospette, il paziente viene inviato ad accertamenti più approfonditi per iniziare subito un eventuale percorso terapico.

Un altro importante risultato è quello registrato dall’ambulatorio ginecologico con 751 visite che comprendono 376 Pap Test eseguiti.

Ad agosto 2023 si è concluso inoltre un progetto assistenziale cofinanziato grazie al bando del 5×1000 della Sede Centrale della LILT, che ha visto LILT Biella capofila e che ha coinvolto anche le Associazioni LILT di Siena e Siracusa.

Il progetto prevedeva l’accesso spontaneo su base volontaria all’esame colonscopico per tutti gli over 50 – oppure over 40 in presenza di familiarità per il tumore del colon-retto – e ha coinvolto complessivamente nelle 3 sedi LILT più di 1.600 pazienti.

La prevenzione terziaria

Aumentano ancora nel 2023 i numeri relativi alle attività per la prevenzione o il controllo dei sintomi e delle complicazioni causate dalla malattia oncologica, e non solo, o dalle terapie chirurgiche e farmacologiche.

La prevenzione terziaria, il cui scopo è quello di reintegrare il prima possibile il paziente nella società, in famiglia e nelle sue attività quotidiane, rappresenta un elemento centrale del percorso della malattia e non deve essere focalizzata esclusivamente sul recupero della funzione fisica, lesa dalla malattia, ma sul completo recupero cognitivo, psicologico, sessuale, nutrizionale e sociale.

A Spazio LILT sono parte integrante di questa area di intervento l’ambulatorio psiconcologico (113 accessi), l’Esercizio Fisico Adattato (3.648 accessi), l’ambulatorio fisiatrico e quello per la riabilitazione del pavimento pelvico (complessivamente 1.041 accessi).

Sempre per quanto riguarda l’attività delle palestre, proseguono a Spazio LILT anche i percorsi di Attività Fisica Adattata sia per over 65 con patologie croniche o fisiche (893 accessi), sia per bambini (143 accessi).

I percorsi di Attività Fisica Adattata sono definiti sulle esigenze specifiche del singolo e svolti sotto la supervisione di un professionista dotato di specifiche competenze, al fine di migliorare il livello di attività fisica, il benessere, la qualità della vita e favorire la socializzazione.

L’Hospice L’Orsa Maggiore”

Per chi purtroppo non riesce a superare la malattia, la rete di assistenza accompagna il malato e la sua famiglia nel percorso che porta alla morte.

È questo il ruolo delle Cure Palliative – di cui l’Hospice “L’Orsa Maggiore” rappresenta un nodo fondamentale – poiché permette di controllare i sintomi, supportare le terapie specifiche e favorire il miglioramento della qualità della vita preservandone intatta la dignità.

LILT Biella, che grazie ad una convenzione con l’ASL BI gestisce la struttura, combatte però fortemente contro l’idea, purtroppo molto diffusa, che l’Hospice sia solamente un luogo dove morire.

L’equipe formata da medici, infermieri, OSS, psicologi, assistenti spirituali e volontari unisce un’elevata preparazione ad una sensibile e forte motivazione per offrire un’assistenza globale al malato e un sostegno alla sua famiglia: i destinatari della presa in carico sono il paziente e la sua rete di affetti intesi come un soggetto unico e con esigenze specifiche.

In Hospice c’è spazio anche per i sorrisi e grazie alla competenza specialistica di chi vi opera e all’amorevole assistenza dei volontari, la morte che causa sofferenza e devasta il fisico e il morale, non è protagonista.

Le parole della Presidente, Rita Levis

«Desidero innanzitutto ringraziare tutte le persone – medici, infermieri, dipendenti, collaboratori e volontari – che lavorano fianco a fianco ogni giorno, a Spazio LILT come all’Hospice, per assicurare ai Biellesi i servizi di prevenzione e di assistenza ai malati e alle loro famiglie. Non posso dimenticare tutti coloro, aziende, fondazioni e privati cittadini, che ci sostengono e che rendono concretamente possibile il nostro lavoro, e tutte le altre realtà territoriali come associazioni, comuni e pro loco con cui negli anni abbiamo costruito un rapporto di collaborazione, fiducia e reciproco supporto. Sebbene i risultati ottenuti da LILT Biella siano molto soddisfacenti, non possiamo permetterci di rallentare: il rapporto sui numeri del cancro in Italia indica che nei prossimi due decenni assisteremo ad un incremento del numero assoluto annuo di nuove diagnosi oncologiche. Anche l’Unione Europa ci chiede, attraverso il Consiglio Europeo, di assicurare l’offerta di screening per il tumore del colon-retto, della mammella e della cervice uterina ad almeno il 90% degli aventi diritto entro il 2025 e di estendere i programmi a tumori attualmente non compresi nei programmi nazionali. Dobbiamo quindi continuare a lavorare per potenziare i servizi di prevenzione primaria, secondaria e terziaria e rafforzare la cultura della prevenzione partendo dai più giovani, perché individuare il cancro nelle sue fasi iniziali vuol dire garantire un tasso di sopravvivenza maggiore e una migliore qualità della vita. Noi ci siamo, LILT Biella c’è!»

Approfondimento:

I NUMERI DEL CANCRO IN ITALIA 2023

Nel mese di dicembre è stato pubblicato il nuovo rapporto “I numeri del cancro in Italia 2023” che fornisce una dettagliata analisi dei principali dati epidemiologici sulle neoplasie in Italia.

Il volume, giunto alla sua tredicesima edizione, è prodotto ogni anno grazie all’impegno di AIOM (Associazione Italiana di Oncologia Medica), AIRTUM (Associazione Italiana Registri Tumori), Fondazione AIOM, Osservatorio Nazionale Screening (ONS), PASSI (Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia), PASSI d’Argento e della Società Italiana di Anatomia Patologica e di Citologia Diagnostica (SIAPeC-IAP).

Ecco qualche dato:

395.000 nuove diagnosi di tumore (+ 5% rispetto al 2020)

Tumori più frequenti:

  • Mammella (55.900 casi)
  • Colon-retto (50.500 casi)
  • Polmone (44.000 casi)
  • Prostata (41.100 casi)
  • Vescica (29.700 casi)

Tra il 2007 e il 2019 si stima che siano state evitate circa 270mila morti per tumore rispetto a quelle attese basandosi sui dati 2003-2007. Il 40% circa dei casi di cancro potrebbe essere evitato eliminando fattori di rischio come fumo, alcol, obesità e sedentarietà.

Gli screening sospesi o rallentati durante la pandemia di Covid-19 hanno fatto slittare molte diagnosi che altrimenti sarebbero state effettuate con più anticipo: nel Nord Italia, l’adesione allo screening mammografico è passata dal 63% nel 2021 al 54% del 2022, mentre quella allo screening colorettale è scesa dal 45% al 38%.

Cresce solo lo screening per il tumore della cervice uterina, dal 35% del 2021 al 41% del 2022.

Cittadini italiani viventi con pregressa diagnosi di tumore (oltre 5 anni dalla diagnosi)

    • 2006 > 2.244.000 persone
    • 2010 > 2.600.000 persone
    • 2020 > 3.500.000 persone circa.

c.s.

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