LILT Biella. #Notobaccoday, ecco i risultati del Centro Antifumo di II livello

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Più del 75% per cento delle persone che si sono rivolte al Centro di Spazio LILT e ha seguito il trattamento ha smesso di fumare. A concludere il percorso proposto contro il tabagismo più uomini che donne.

Il tabacco mette in pericolo i polmoni delle persone in tutto il mondo: è questo il messaggio lanciato quest’anno dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) per la Giornata Mondiale Senza Tabacco che si terrà il prossimo 31 maggio. Un’occasione importante per riflettere sugli effetti che il tabacco provoca alla salute delle persone: il fumo è infatti la causa principale del cancro del polmone, responsabile di oltre due terzi delle morti a livello globale, ma anche di malattie respiratorie croniche.

Smettere di fumare diventa di conseguenza la scelta migliore per prevenire le malattie oncologiche. Per questo motivo, sin dal 2004, LILT Biella ha dato vita a un Centro Antifumo di II livello che aiuta e sostiene tutte le persone che vogliono smettere di fumare attraverso un’équipe operativa formata da un medico pneumologo e da uno psicologo.

Quando si parla di uso/consumo/abuso di tabacco, in ogni sua forma, si ha infatti a che fare con una duplice dipendenza: esiste una dipendenza fisica che è quella dalla nicotina, una vera e propria sostanza psicoattiva, che agisce a livello neurologico e causa crisi di astinenza, e una dipendenza di tipo psicologico: l’approccio integrato medico-psicologico, in base alla letteratura medica, è il metodo che consente non solo un maggior numero di cessazioni, ma anche un’astinenza duratura.

Al Centro Antifumo di LILT Biella viene prescritto l’utilizzo di un farmaco che è riconosciuto come il miglior preparato per riuscire a smettere di fumare. È grazie a questo approccio che, nel 2018 più del 75% dei pazienti che si sono rivolti al Centro e hanno seguito il trattamento, hanno smesso definitivamente di fumare.

Al nostro Centro Antifumo di II livello si rivolgono sia uomini che donne in una percentuale quasi equivalente – commenta il dottor Riccardo Zaffalon, Pneumologo e Responsabile del Centro Antifumo –. Negli ultimi anni abbiamo riscontrato una riduzione dell’età media delle persone che giungono al nostro Centro che oggi si aggira mediamente intorno ai 48 anni anche  se siamo intervenuti anche con giovani sotto i 30 anni.

Le statistiche, del resto, sono chiare: una recente indagine internazionale sull’uso del tabacco presentata lo scorso 5 aprile al Ministero della Salute e condotta in 180 Paesi, evidenzia come la fascia dell’iniziazione al fumo di sigaretta in Italia sia quella della scuola secondaria di primo grado, dove iniziano a fumare adolescenti tra i 10 e i 13 anni. In Italia i fumatori sono circa 12 milioni e aumentano di anno in anno le fumatrici donne.

Chi si è rivolto a LILT Biella per smettere di fumare lo ha fatto, per la maggior parte, proprio per la paura delle malattie correlate al fumo. Per questo sono importanti le campagne anti-fumo, come quella istituita dall’Organizzazione Mondiale della Sanità: perché è fondamentale che le persone comprendano i rischi a cui sottopongono la propria salute – prosegue il dott. Zaffalon –. Analizzando i dati del 2018 è evidente che, se il 48% degli uomini che ha smesso e il 36% delle donne lo hanno fatto per la paura delle malattie, il 33% delle donne e il 18% degli uomini che si sono rivolti a noi hanno smesso di fumare perché già con malattie in corso. Molto spesso, in ogni caso, la decisione di mettere fine ad una dipendenza è concomitante con altri importanti cambiamenti della vita: rappresenta, appunto, una svolta, un prendersi in mano e decidere per una direzione diversa (per il fumo come per la vita ”.

Un altro dato importante che emerge dal report 2018 del Centro Antifumo di II livello di LILT Biella è il ruolo che il web ha avuto nell’informare e sensibilizzare i biellesi sull’argomento: se il 45% delle persone che hanno smesso di fumare sono state incentivate ad iniziare un percorso di disuassuefazione da parenti e amici, l’11% è giunto al Centro Antifumo di LILT Biella attraverso le varie e diverse attività che sono state attivate sul sito web e sui canali social di LILT Biella.

Il web ci permette di raggiungere i giovani, motivarli alla cessazione, offrire loro la possibilità di smettere attraverso il nostro Centro e anche di prevenire il consumo di tabacco – conclude Antonella Fornaro, psicologa -.  LILT Biella da sempre lavora sulla prevenzione primaria e gli stili di vita e, con i giovani è impegnata  in progetti che coinvolgono le scuole di ogni ordine e grado. Insieme all’ASL BI  dal 31 maggio e per 15 giorni si terrà una mostra espositiva degli elaborati realizzati dagli studenti delle classi 2 e 3 delle scuole secondarie di primo grado che hanno partecipato al progetto ‘Pratiche di prevenzione’ per la prevenzione del consumo di tabacco. La mostra espositiva si terrà nella hall di ingresso del Nuovo ospedale degli infermi di Ponderano ed è un modo per far riflettere sul’limportanza sia del non iniziare a fumare sia dello smettere.

Comunicato stampa LILT Biella

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