LILT Biella. Appello del presidente Valentini: “Il cancro uccide più del Covid, torniamo a fare prevenzione”

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L’emergenza Coronavirus ha complicato l’accesso a cure ed esami: eppure, una diagnosi precoce è fondamentale per battere i tumori sul tempo e garantire l’efficacia della terapia. Con il lockdown si sono sospese le visite, fermati gli screening, rimandate le operazioni.

Tutto il mondo dell’oncologia lo denuncia: quanto successo non potrà che trasformarsi in nuove tardive diagnosi e nuovi morti. Eppure non sembra che si stia recependo fino in fondo la gravità della situazione.

In Italia, dove si fanno circa 1.000 diagnosi di cancro al giorno, le stime di Aiom, l’Associazione Italiana di Oncologia Medica, valutano dalle 24mila alle 30mila diagnosi in meno nei mesi del lockdown. Un dato sconfortante, se rapportato anche alla spinosa questione della sostenibilità dei costi del sistema sanitario nazionale.

Prevenzione e diagnosi precoce impattano in modo significativo riducendoli nettamente.

«Ogni giorno in Italia muoiono di cancro 500 persone – commenta Mauro Valentini, presidente di LILT Biella – Durante la quarantena moltissime donne e uomini non hanno potuto accedere agli interventi, alle cure e ai controlli. Il nostro appello alla comunità biellese nasce dall’urgenza di intervenire prima possibile prima di dover affrontare una nuova “pandemia”, questa volta di cancro. In questo momento è più importante che mai, dunque, ricominciare a proteggerci tornando a fare prevenzione».

c.s.

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