Lega Giovani. Volantinaggio fuori dalle scuole e fenomenologia del bimbominkia

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Leggendo la definizione di “bimbominkia” su Wikipedia, in particolare il secondo capoverso, sembra di veder materializzare l’identikit, o l’ologramma, di alcuni brillanti virgulti iscritti alla Lega Giovani Biella (non solo, in verità, potendosi la definizione adattare come un morbido guanto ad altri e più attempati colleghi di partito e/o di coalizione).

“Si è inoltre soliti identificare come bimbominkia una persona dal carattere infantile, autoreferenziale, arrogante, eccessivamente attaccata alla tecnologia e abituata a pubblicare numerosi selfie sulle reti social…”. Oh, uguale uguale, sputato… Nella variante tardo adolescenziale.

La sede provinciale della Lega

Nei giorni scorsi, giovedì 9 gennaio, se la memoria non ci inganna, le redazioni dei media biellesi hanno ricevuto un comunicato stampa, per lo più passato in cavalleria (strano!?!?) in cui i fedelissimi epigoni-mocciosi del Capitano annunciavano un’iniziativa di volantinaggio fuori dalla scuole del territorio brandendo a mo’ di scimitarra il loro nuovo cavallo di battaglia a livello locale, ovvero la nomina di Lucia Azzolina a ministro dell’Istruzione e lanciando ignoranti strali sulla decisione del premier Giuseppe Conte di sdoppiare il dicastero nominando all’Università e Ricerca l’ex rettore della Federico II di Napoli, Gaetano Manfredi (e forse è questo il vero problema, perché, in fondo, ma mica troppo, la Lega – ahinoi! – millanta il superamento della logora e obsoleta indicazione geografica di macro regione, Lega Nord, a soli scopi di consenso elettorale).

Raggiunta telefonicamente, il “mezzo ministro”, come la definiscono i bimbiminkia scopiazzando pedissequamente dal loro “modello” Andrea Delmastro che allo stesso modo additava alcuni assessori della vecchia giunta Cavicchioli, Lucia Azzolina ha rilasciato a Bi.T una dichiarazione telegrafica: «Grave, molto grave, strumentalizzare gli studenti delle scuole biellesi».

Anche il provveditore, Maria Teresa Furci (foto accanto), ha commentato e bollato il paventato volantinaggio della Lega Giovani Biella come «un atto veramente irrispettoso contro la persona innanzitutto e poi contro l’Istituzione che Lucia Azzolina rappresenta, al di là della contrapposizione politica tra Lega e M5S».

Attenzione, a scanso di equivoci, fare volantinaggio all’esterno delle scuole è assolutamente lecito. Dal punto di vista tecnico-giuridico è una cosa che si può fare. Diverso sarebbe se qualcuno tentasse di valicare la porta d’ingresso di un istituto scolastico e fare “irruzione” all’interno. In quel caso, la liceità dell’azione cadrebbe completamente.

E mentre Gianluca Spagnolo, dirigente dell’IIS “G. & Q. Sella”, risponde con un no comment, “in quanto rappresentante delle Istituzioni preferisco non prendere posizione su una questione che ha natura evidentemente politica”, il suo collega Dino Gentile non si lascia pregare e risponde alla provocazione dei baby leghisti con una lezione di storia (politica) recente.

Dino Gentile

«Lucia Azzolina non è “mezzo ministro” come sostengono taluni leghisti biellesi: è ministra 100% – puntualizza il dirigente del Liceo Scientifico “A. Avogadro” -. Divisioni e riaccorpamenti dei ministeri dell’Istruzione e dell’Università/Ricerca si sono avvicendati negli ultimi vent’anni come conseguenza di due visioni, entrambe legittime e sostenibili, di come si possano governare contesti educativi e formativi differenti. Dal dopoguerra al 2001 il Ministero della Pubblica Istruzione (MPI) è rimasto del tutto autonomo nelle compagini di governo».

«C’è da dire inoltre che nel passato non si sia certo lesinato sul desco rispetto alle cariche di ministri e sottosegretari, e relative strutture. Il problema vero è che chi assume responsabilità politiche a questi livelli compia azioni significative per il bene del Paese, che nello specifico significa continuo progresso nei campi dell’educazione e della formazione degli studenti italiani. Sui costi degli apparati, va detto che gli sdoppiamenti possono comportare aumenti della spesa o diminuzione della stessa, anche in relazione a possibili diverse organizzazioni dei dipartimenti e degli uffici ministeriali. Fatte le dovute considerazioni sull’oculato contenimento della spesa pubblica, è mia convinzione che le persone e le loro azioni vadano sempre misurate sui risultati», conclude l’ex sindaco di Biella.

Anche il M5S Biella ha voluto, e ci mancherebbe, dire la sua su questa partita: «Quale particolare scatena l’avversione dei colleghi leghisti? L’impossibilità di additarla come incompetente per il ministero assegnatole o il non saper usare un decespugliatore? Oppure non essere nata a Biella? Lucia Azzolina è siciliana d’origine e biellese per scelta (ovvero ama il nostro territorio quanto e più di noi), due lauree a pieni voti, esperienze lavorative di rilievo, eletta nel M5S per meritocrazia, diversamente da ciò che succede in altri partiti. Riteniamo che gli amministratori locali dovrebbero occuparsi di svolgere al meglio il compito per il quale sono stati eletti, ricordando che in Comune a Biella ci sono loro e proprio loro dovrebbero occuparsi della città e dei cittadini, magari evitando le gaffe delle quali stanno facendo collezione dal 26 maggio e impegnandosi seriamente. Il sindaco Claudio Corradino cosa ne pensa del suo enfant prodige Ercoli?»

Il comunicato stampa del M5S si conclude con una promessa: «Risponderemo al volantinaggio organizzato dalla Lega davanti le scuole con eventi mirati e rivolti ai ragazzi, al fine di far conoscere l’altra faccia della medaglia, quella che cercano disperatamente di nascondere. Se la Lega di Biella fosse un partito serio, tutto farebbe tranne che strumentalizzare gli studenti. Evidentemente dopo essere finita su tutti i giornali nazionali, facendoci vergognare profondamente ha intenzione di continuare sulla medesima strada. In ultimo, ma non meno importante, ribadire con astio che Lucia Azzolina non sia biellese equivale a manifestare tutta la propria chiusura mentale e ignoranza. Non erano finiti i tempi della Lega Nord? Chissà cosa ne pensa Salvini, lo stesso Salvini che sta provando a colonizzare l’intero Paese, proprio a partire dal Sud!» 

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