L’Assemblea Cosrab boccia il regolamento di accesso agli econcentri: ritirata la bozza, verrà riscritta

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Si è aperta con un minuto di silenzio in memoria del primo cittadino di Salussola, Carlo Cabrio, scomparso nei giorni scorsi, la seduta odierna dell’Assemblea di Cosrab, a Città Studi. Subito dopo, i sindaci del territorio hanno approvato all’unanimità il rendiconto finanziario 2019.

Il secondo punto all’ordine del giorno prevedeva l’approvazione del nuovo “Regolamento per l’utilizzo dei centri consortili di raccolta”. Che però non è passato. Non trovando, nell’attuale formulazione, il favore degli amministratori presenti. Troppo restrittivo, in particolare perché, come alcuni (Ramella Pralungo per Occhieppo Superiore, Filoni per Mongrando, Passuello per Pray, ma anche Benna, Viverone e Roppolo) hanno fatto notare ai colleghi, non bisogna ridurre e contingentare gli accessi, semmai incentivarli, onde evitare il fenomeno dell’abbandono di rifiuti ingombranti nelle piazzole o nei boschi.

In questo senso, Antonio Filoni ha sottolineato come due sole mezze giornate di apertura dell’ecocentro di Mongrando non siano sufficienti a soddisfare le esigenze di un’intera vallata che conta oltre 5mila abitanti. E Ramella Pralungo ha fatto presente che se il cittadino accede più volte alla struttura con il permesso del Comune è pur sempre il Comune a pagare, pro quota, per i maggiori conferimenti.

Non è piaciuta nemmeno l’ipotesi di passare dal numero di pezzi (come prevede il regolamento attualmente in vigore) ai chilogrammi, per l’impossibilità in molti casi della pre-pesatura dei conferimenti prima di entrare nell’ecocentro.

La bozza è stata quindi ritirata dal presidente Gabriele Bodo (foto accanto) che ha motivato le criticità rilevate dai sindaci sulla base di accordi restrittivi “imposti” da Seab, gestore degli ecocentri. Una volta riscritto, il regolamento verrà presentato alla prossima Assemblea consortile che si terrà tra una ventina di giorni. Il rinvio dell’approvazione è passato all’unanimità.

Al contrario è piaciuta l’idea proposta dal Consiglio d’Amministrazione di Cosrab (terzo ed ultimo punto dell’OdG) di spostare il centro di raccolta che serve la città di Biella, quello di via Candelo per capirci, in altro sito, anche nell’ottica del potenziamento dei servi. In buona sostanza, il presidente Bodo ha spiegato che esternalizzare la lavorazione di carta/cartone, plastica, vetro e alluminio costa all’Ente circa 500mila euro all’anno.

Spostando l’ecocentro in un’altra location (già peraltro individuata) più grande di quella attuale, si potrebbe mantenere “in house” quelle lavorazioni per ottenere così importanti economie di scala e consentire comunque, all’interno di un’apposita area dello stesso sito, l’accesso ai cittadini per i loro conferimenti.

Anche in questo caso, è stato il sindaco di Occhieppo Superiore, Emanuele Ramella Pralungo, a far presente che un ente di diritto pubblico non può individuare un’area tout cours senza indire una gara, pur nel caso in cui il prezzo di acquisto del terreno individuato sia decisamente vantaggioso. Ci si esporrebbe ad eventuali impugnazioni da parte di terzi, ad esempio per mano degli stessi privati che oggi gestiscono le lavorazioni dei materiali riciclabili, qualora estromessi.

 

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