La Provincia di Biella vende quasi tutte le quote detenute in Atl, arrivano i privati?

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Nei giorni scorsi la Provincia di Biella ha pubblicato il bando per la cessione parziale delle quote di partecipazione detenute in ATL Biella Valsesia Vercelli. L’Amministrazione provinciale ha messo in vendita 83.213 delle 99.213 quote, per un valore pari al 20.80% (al momento la Provincia ha “in pancia” il 24.80%) del capitale sociale.

La scelta di mantenere comunque una partecipazione, ancorché piccola, in Atl vuole sottolineare la volontà dell’ente di concorre pro quota all’obiettivo di tutti i soci, ovvero dare avvio ad una fase di rilancio del turismo su più larga scala e con più ampio respiro, anche in prospettiva di allargare i confini di operatività delle Atl stesse e di coordinare ancora meglio la promozione turistica a livello regionale.

La sede ATL di Biella

Il tutto, nonostante le difficoltà finanziarie dell’ente provinciale, che si trova in fase di riequilibrio finanziario pluriennale, e nonostante il turismo non rientri tra le funzioni fondamentali per la Provincia ai sensi della Legge Delrio (che delega questa competenza alle Regioni).

L’auspicio è che le quote messe in vendita possano essere acquisite dal “sistema Biella”, ovvero da altri enti, associazioni, fondazioni, ai soggetti rappresentanti di categorie produttive che operano nel settore turistico e a chiunque abbia i requisiti per soggettivi per diventare soci di Atl.

Un invito “nominativo” è rivolto in particolare alla Città di Biella, sollecitando l’Amministrazione Corradino ad un deciso aumento della propria partecipazione in Atl, attualmente poco rilevante. Lo stesso discorso vale anche per la Regione Piemonte che potrebbe tranquillamente aumentare la propria partecipazione fino al limite del 40% del capitale sociale.

La scadenza per la presentazione delle domande di partecipazione è fissata alle ore 12 del 15 settembre 2020.

«La Provincia aveva già deciso di mettere in vendita una parte delle quote lo scorso anno – spiega Christian Clarizio, membro del CdA di Atl -. Appena costituito il nuovo direttivo, abbiamo incontrato i vertici dell’ente e siamo stati rassicurati sul fatto che la vendita delle quote non fosse tra le priorità e che quindi si poteva coordinare senza fretta un’azione efficace con gli altri attori del territorio, pubblici e privati che fossero. Mi rammarica che così non sia stato».

«Preso atto del fatto che la Provincia abbia necessità di alienare le quote, stiamo lavorando per fare in modo che il territorio sia compatto nel rilevarle, per avere un peso specifico maggiore sia nell’attuale compagine di cui fa parte anche il Vercellese che nell’eventualità in cui si dovessero fondere con la nostra altre Atl, sulla base delle modifiche normative nazionali. Abbiamo già avviato un proficuo confronto con la Città di Biella per studiare una strategia volta a coinvolgere altri soci, meglio se privati (come accade all’interno della compagine vercellese), che possano supportare il modello delle Atl e iniziare a darci quella vocazione turistica che ancora ci manca», conclude Clarizio.

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