Ipotesi di governo giallorosso: i biellesi Paolo Furia e Rita de Lima sostengono Zingaretti

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A Roma si era da poco conclusa la direzione nazionale del Partito Democratico quando abbiamo raggiunto telefonicamente Rita de Lima, segretario provinciale del PD che ci ha dato alcune “dritte” sui temi in discussione. All’incontro con il segretario Zingaretti ha preso parte anche il biellese Paolo Furia, in veste di segretario regionale.

«Come avevo previsto già più di un mese fa in occasione dell’insediamento della nostra segreteria provinciale – ricorda Rita de Lima -, tocca di nuovo a noi mettere insieme i cocci lasciati dal governo gialloverde: il bilancio è a dir poco disastroso. Questo esecutivo ha lavorato sempre a debito, mettendo quindi costantemente in crisi i conti dello Stato. Proprio per questo motivo Salvini si è chiamato fuori, per non assumersi le sue responsabilità politiche. Peraltro, mi preme ricordare che queste cose sono già successe nel nostro Paese con i governi di Berlusconi, di destra e Lega, ed è toccato sempre a noi rimettere in sicurezza il bilancio italiano. La stessa cosa è successa in Regione con i danni prodotti dal leghista Cota o, per rimanere sul nostro territorio, la questione della Provincia di Biella lasciata in braghe di tela dal leghista Simonetti, con il successivo commissariamento che ha portato all’immobilità dell’Ente per anni».

Di ritorno dalla Capitale, dopo essere salito sul treno che lo riporterà a casa, Paolo Furia ha consegnato al suo profilo Facebook, il sunto della cronaca del direttivo di questa mattina: «Votata con un solo contrario (quello, nemmeno a dirlo, del renziano Richetti, ndr) la relazione del Segretario Zingaretti. Il Partito Democratico dice sì alla scommessa di formare un governo di svolta con Presidente del Consiglio Conte e vice premier unico del PD. L’obiettivo è dare al Paese un governo subito, che affronti le gravi questioni economiche e finanziarie che lo affliggono, imprimendo una forte svolta nelle politiche ambientali, sociali e di sviluppo rispetto al recente passato dove la demagogia ha prevalso sulla realtà».

«La scommessa è gravosa – continua Furia -, perché al gruppo dirigente del PD non sfuggono le divergenze, che sussistono, tra PD e M5S. Parte della sfida consiste tuttavia nello strappare il M5S dall’abbraccio letale con una destra pericolosa e antieuropea. Riportare cioè il M5S nell’alveo di un europeismo convinto, anche se critico e severo, perché diventi un attore del cambiamento dell’Europa e non un suo nemico».

«Abbiamo preso atto da tempo che, se il M5S si è caratterizzato soprattutto per la demagogia e talvolta la violenza del suo stile e delle sue proposte, il consenso che nel tempo ha catalizzato è fondato su domande reali (la povertà, l’ingiustizia, la frustrazione sociale) cui è nostro compito provare a dare risposte concrete», ha concluso il segretario regionale del PD.

Rita de Lima parla anche di progettualità: «Sotto la guida seria del segretario Zingaretti e con molti mal di pancia, perché sappiamo che non sarà per niente facile trovare una linea di azione comune con il M5S, stiamo lavorando da giorni ai temi di governo del Paese: Europa, scuola, disoccupazione, cassa integrazione, risanamento del bilancio dello Stato, modifiche al Decreto Sicurezza. Oggi Zingaretti, in direzione, ha detto molto chiaramente “no ad un contratto, sì ad un governo politico di legislatura”. Questo pomeriggio il segretario salirà al Quirinale con questo progetto di governo e noi tutti lo sosterremo».

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