“InceneriTour – Sì al Cammino, no al camino”. Domani pedalata con Paola Gianotti per “difendere” il Cammino di Oropa

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Riceviamo e pubblichiamo integralmente il comunicato stampa diffuso dall’Associazione Movimento Lento, che insieme a Legambiente Biella si oppone fermamente alla realizzazione, da parte di A2A, di un impianto inceneritore per rifiuti speciali industriali nel Comune di Cavaglià. Per domani, giovedì 22 giugno, è in programma “InceneriTour – Sì al Cammino, no al camino”, una pedalata con Paola Gianotti per valorizzare le peculiarità del Cammino d’Oropa e difenderlo dalle minacce ambientali rappresentate dall’impianto in progetto.
Di seguito il comunicato stampa.
Abbiamo appena festeggiato la vittoria al ricorso contro la discarica di amianto di Salussola da parte di Legambiente e del Comitato Salussola Ambiente è Futuro che, nostro malgrado, dobbiamo rimetterci in moto per contrastare altri progetti devastanti per il nostro territorio.
Siamo tra il Vercellese, il Canavese e il Biellese nell’area della Valledora, là dove A2A vuole realizzare un inceneritore per rifiuti speciali industriali, precisamente nel Comune di Cavaglià.
Un’area in passato già abbondantemente sfruttata da cave e discariche, che sta conoscendo una rinascita attraverso il Cammino d’Oropa e la Via Francigena. Percorsi in crescita d’interesse e frequentazione, che fanno di questo territorio uno dei più gettonati d’Italia da camminatori e ciclisti. 
«Dobbiamo scegliere tra camino e cammino – afferma Alberto Conte, presidente di Movimento Lento e ideatore del Cammino di Oropa -. Vogliamo il camino dell’inceneritore che si impone nella Valledora con la sua altezza di 90 metri, ovvero tre campanili sovrapposti, o riteniamo che i successi dei cammini siano da diffondere e aumentarne le ricadute?»
Ovviamente chi parteciperà alla pedalata di giovedì 22 ha già la risposta e vuole convincere tutti che sia molto più sensato riqualificare questa zona, già così maltrattata, piuttosto che condannare la Valledora a diventare definitivamente la pattumiera del Nord Ovest.
Il drappello di ciclisti sarà formato da una dozzina di attivisti, giornalisti e amministratori e avrà alla sua testa l’ultra ciclista Paola Gianotti, la donna più veloce nel fare il giro del mondo in bicicletta. 
«Ho girato con la mia bici in lungo e in largo, ma amo il mio territorio e percorrerlo sulle due ruote – spiega Paola Gianotti -. Per questo da tempo sostengo i progetti dei cammini e delle ciclovie e appoggio le associazioni e i comitati locali che pensano, come me, che il futuro della Serra d’Ivrea e dei territori circostanti sia il turismo outdoor, attraverso la scoperta delle peculiarità naturalistiche e culturali ma anche attraverso la molteplicità di sport che si possono praticare tra Canavese e Biellese».
La pedalata del 22 giugno inizierà con una visita intorno alle ore 11 al centro informazioni della Via Francigena e del Cammino di Oropa a Santhià, sulla via principale della cittadina. È un importante punto di passaggio di camminatori e pellegrini e sta registrando il flusso sempre più imponente di persone che scelgono questo tipo di viaggio e, soprattutto, che scelgono il territorio canavesano e biellese come meta.
L’InceneriTour proseguirà poi facendo una pezzo di ciclovia d’Oropa, incontrando aziende e produttori, e raggiungendo dopo pranzo il Lago di Viverone. 
L’iniziativa si chiuderà poi ancora a Santhià, attraversando la zona tra i paesi di Cavaglià e Alice Castello, proprio quell’area che risulterebbe più compromessa dalla costruzione dell’inceneritore.

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