Il Consiglio regionale del Piemonte vetrina per la 18ª edizione di “Candelo in fiore”, al Ricetto dal 21 maggio al 5 giugno

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Dal 21 maggio al 5 giugno il Ricetto medioevale di Candelo tornerà a fiorire, anche grazie alla partecipazione del Consiglio regionale del Piemonte. La 18ª edizione di “Candelo in fiore” quest’anno sarà all’insegna della ripartenza dopo un anno di stop dovuto alla pandemia.

Oltre alla tradizionale esposizione di giardini fioriti nelle rue dell’antico borgo medioevale, che ogni anno attira 30mila visitatori dall’Italia e dall’estero, moltissime saranno le iniziative collaterali che animeranno le serate di Candelo: dall’arte della Fondazione Pistoletto a Slow Food, dall’economia circolare a Franco Collè plurivincitore di ultra-trail, al meteorologo Luca Mercalli, fino a Stefano Mancuso, botanico e accademico di Firenze, per concludere con l’alpinista Simone Moro, appena tornato dalle cime del Nepal.

I contenuti della manifestazione sono stati presentati ieri, martedì 26 aprile, a Torino, durante la conferenza stampa che si è svolta in Consiglio regionale.

Il presidente del Consiglio regionale del Piemonte, Stefano Allasia, ha sottolineato come «il borgo medievale del Ricetto rientra a pieno titolo tra i borghi più belli d’Italia. L’augurio è che l’esposizione floreale al suo interno e il ricco calendario di eventi a corollario dell’iniziativa possano tornare a generare quei flussi turistici che sono ossigeno per il nostro splendido territorio».

Il consigliere regionale biellese, segretario dell’Ufficio di presidenza del Consiglio regionale, Michele Mosca, ha affermato: «Da sempre credo che il turismo e la promozione del territorio siano settori da valorizzare nel loro complesso. In quest’ottica, Candelo in Fiore rappresenta una delle manifestazioni di maggior richiamo di visitatori, che poi colgono l’occasione per scoprire le bellezze e le peculiarità locali. Per questo, il Consiglio regionale del Piemonte sostiene con entusiasmo l’iniziativa».

Alberto Cirio, presidente della Regione Piemonte, intervenuto alla conferenza stampa, ha fatto notare che «turismo e cultura sono due settori che sempre più devono lavorare insieme e in questa occasione vediamo l’unione di questi sforzi. Ritornare ad organizzare eventi di grande portata dimostra grande passione e professionalità che la Regione apprezza e sostiene».  

Nel portare il saluto del Comune di Candelo, il sindaco Paolo Gelone ha evidenziato come «quest’ampia sinergia istituzionale ci onora ed è una grande occasione per tutto il territorio biellese e piemontese, per raggiungere grandi risultati insieme. I borghi sono un prodotto turistico decisivo per il turismo di oggi e il florovivaismo un comparto economico importante per la ripresa: Candelo in Fiore unisce queste istanze e la Regione ha dimostrato di aver compreso che questo evento è uno dei focus della ripartenza».

«Dietro a grandi eventi come Candelo in Fiore c’è un impegno che è difficile da far percepire ai non addetti ai lavori – ha spiegato il presidente della Pro Loco di Candelo, Cristian Bonifacio -. C’è il sacrificio e il lavoro di tanti volontari, per una manifestazione che muove decine di migliaia di persone che portano un indotto economico di centinaia di migliaia di euro. Nonostante tutte le difficoltà, stiamo costruendo un Candelo in Fiore mai così ricco a livello di contenuti qualitativi, tra cultura, arte, mostre, serate con grandi ospiti, piccole e grandi sorprese per il pubblico».

Bonifacio e la direttrice artistica della manifestazione Danila D’Alessandro hanno poi illustrato il ricco programma che, oltre a veri e propri giardini temporanei realizzati dai florovivaisti biellesi, affianca numerose iniziative culturali: dalle varie mostre fotografiche sul Biellese e le sue montagne, alle serate con grandi ospiti che parleranno anche di natura e sostenibilità ambientale.

Tutte le info sulla manifestazione e le modalità di partecipazione sono reperibili sul sito www.candeloeventi.it

c.s.

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