Gioco pubblico tra i settori più controllati. Intanto da Torino arriva la proposta anti-GAP

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Grosse novità in materia di gioco provenienti da Torino. La giunta comunale guidata dal sindaco Stefano Lo Russo ha lanciato la proposta di legge regionale contenente norme per la prevenzione e il contrasto alla diffusione del gioco d’azzardo patologico. Questo perché lo Statuto della Regione Piemonte prevede che l’iniziativa legislativa possa provenire dagli Enti Locali.

Cosa esprime il documento

Preoccupazione, anzitutto, è quel che emerge dal documento circa la diffusione del gioco d’azzardo patologico. Stando alle stime dell’ISS, in Italia oltre un milione di giocatori ha problemi di dipendenza, su un totale di cinque milioni di giocatori. Nel 2019, prima della pandemia, il Piemonte registrava quasi cinque miliardi di spesa di gioco, dato in diminuzione nell’ultimo biennio ma comunque alto. Con l’approvazione della nuova normativa anti-GAP, solo a Torino nel 2021 sono state riattivate 220 licenze per slot e apparecchi da gioco.

Da Torino il diktat è uno: fare di tutto per tutelare le fasce più fragili di popolazione, cosicché continui il cammino iniziato tempo fa e che aveva già portato risultati più che discreti. La proposta di legge vuole dunque prevenire e contrastare anche e soprattutto gli interessi del crimine organizzato in ambito gioco.

Così la proposta prevede divieti, per Comuni fino a 5000 abitanti, di collocamento di apparecchi per il gioco a meno di 300 metri dai cosiddetti luoghi sensibili. Per i Comuni al di sopra dei 5000 abitanti la zona off limit è alzata a 500 metri. Presenti anche il divieto di oscuramento delle vetrine dei locali e le norme relative alla loro metratura.

Per l’uso degli apparecchi da gioco, invece, il tetto massimo è fissato a 10 ore sull’arco delle ventiquattro, divise a loro volta in due fasce orarie, mai prima di mezzogiorno. Limitazioni centellinate e capillari, insomma.

Gioco pubblico, un settore tra i più controllati

Del resto in tutta Italia l’attenzione sul settore gioco è a livelli altissimi. Si tratta, nello specifico, di una delle categorie industriali di maggior interesse anche per le autorità preposte alle verifiche. In particolare da parte dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. Nel 2021, l’ADM ha registrato un record di controlli su giochi e betting, con verifiche ben al di là degli obiettivi prefissati.

Il risultato dell’indicatore dal titolo “Tasso di positività dei controlli nel settore giochi” è stato del 28.1%. Su 15.369 controlli, 4309 sono stati i casi positivi, riconducibili a irregolarità di varia natura.

Sono stati invece inibiti 298 siti illegali, circa 50 in più dell’obiettivo iniziale dell’Agenzia. La lotta al gioco illegale si è inasprita, e l’ADP oggi può avvalersi della collaborazione di altri enti: forze dell’ordine ma soprattutto la Co.Pre.Gi, il comitato per la prevenzione e la repressione del gioco illegale. Inoltre il 2021 ha visto l’uscita dell’app “Gioco Legale”, ulteriore supporto al contrasto contro l’illecito.

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