Fondi a disposizione del territorio. Gal Montagne Biellesi pubblica tre bandi per i settori agroalimentare, turistico e artigianale

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È ormai ufficiale che la programmazione 2014-2020 del PSR proseguirà per un periodo ponte, che di fatto accompagnerà nel passaggio alla successiva. Questo vale anche per i Gal piemontesi, che potranno proseguire con il PSL attuale ma disponendo da subito di nuove risorse economiche.

«Questo per il Gal si tradurrà nella possibilità di riaprire quasi tutti i bandi con una dotazione finanziaria adeguata – spiega il direttore tecnico Michele Colombo -. Non sarà necessario fare valutazioni legate soltanto ai risparmi dell’attuale programmazione, poiché di fatto potranno trovare risposte quelle istanze pervenute nei momenti in cui i bandi erano chiusi ma, soprattutto, e questo sarà un po’ l’obiettivo principale delle riaperture, si potranno portare ad un livello successivo quei raggruppamenti di rete e filiera che si sono costituiti e stanno lavorando sul territorio, con particolare attenzione ai raggruppamenti legati alle misure 16, ossia quelle che comunemente vengono definite reti di reti o reti di secondo livello».

Se lo stanziamento di nuove risorse finanziarie è imminente, come già le regole fissate da Regione Piemonte per le riaperture (e i tempi entro i quali chiudere poi le istruttorie e in generale le domande che arriveranno) il Gal Montagne Biellesi non ha perso tempo e ha deciso le prime tre, partendo dal settore privato, con i bandi di sviluppo di impresa, di rete e di filiera, che interessano i settori agroalimentare, turistico, artigianale, commerciale e dei servizi alle imprese.

«La logica di questi bandi – sottolinea il presidente Emanuele Ramella Pralungo – va nella direzione di consentire ad ogni singola attività produttiva di migliorare le proprie condizioni generali, investendo su opere edili o l’acquisto di attrezzature, accrescendo così l’offerta complessiva della propria impresa e i propri servizi. Ma al contempo lo potrà fare all’interno di un quadro di collaborazione con aziende diverse, di un progetto di rete e filiera nel quale ciascuna si impegnerà per occuparsi di una specifica parte dell’accordo e per mantenerlo nel tempo. Inoltre, la formula del PIRT mira a connettere il mondo agricolo con quello turistico. Sono due ambiti che trovano parecchi punti potenziali di incontro, si pensi al turismo enogastronomico abbinato sovente a quello escursionistico. Per le aziende agricole e agroalimentari c’è poi un bando dedicato, il PIF, sempre basato sul concetto di collaborazione tra ambito produttivo e commerciale, al pari del terzo bando che è un PIRT specifico per l’artigianato».

Nel dettaglio, i tre bandi pubblicati, scaricabili e consultabili, con tutti gli allegati, sul sito www.montagnebiellesi.it sono: il PIF, Progetti Integrati di Filiera agroalimentare che prevede la presentazione di progetti integrati con una particolare attenzione, come descritto nel PSL del Gal, alle filiere considerate maggiormente significative per il territorio nei settori lattiero caseario, carne, apistico, cereali e derivati, ortofrutticolo, vitivinicolo, erbe officinali e brassicolo.

Poi il PIRT, Progetti Integrati di Rete Territoriale del settore turistico, che prevede la presentazione di progetti nell’ambito del settore turistico e dell’agricoltura per interventi di diversificazione dell’attività agricola volti all’accoglienza in fattoria. E infine il PIRT, Progetti Integrati di Rete Territoriale nel settore artigianale, che avrà come priorità i settori: Commercio, Artigianato, Servizi alle imprese e nuove tecnologie.

Tutti i bandi mettono in gioco risorse che consentono di effettuare investimenti che saranno rimborsati tra il 40% e il 50% a consuntivo, all’interno di un range di ammissibilità che va dai 5mila euro minimi sino ai 150mila massimi a seconda dell’operazione. A titolo di esempio, per un investimento ammissibile a finanziamento di 50mila euro l’impresa potrebbe ricevere un contributo di 25mila euro a investimenti effettuati e rendicontati (se l’agevolazione prevista è al 50%).

Tutti e tre i bandi resteranno aperti sino al 2 novembre 2021.

Conclude il direttore Michele Colombo: «I bandi da oggi sono consultabili sul nostro sito ma nelle prossime settimane attiveremo la parte più importante, ossia quella di animazione, nella quale spiegheremo i dettagli alle imprese di volta in volta interessate. Sono momenti nei quali gli interessati si ritrovano e, oltre a ricevere le informazioni specifiche sul bando, si vengono a creare le condizioni di un primo contatto tra beneficiari potenzialmente interessati a sottoscrivere un accordo di rete».

c.s.

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