Fondazione CRB. “Scuola+” sposa gli obiettivi di sviluppo sostenibile ONU per ripartire dalla scuola e potenziare la comunità educante

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Un bando per potenziare la creazione di una vera comunità educante sostenendo la progettazione educativa condivisa: si tratta di “Scuola+ 2.0” messo a punto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Biella con un occhio di riguardo agli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’agenda ONU 2030.

Sono infatti ben 3 i goal che l’Ente vuole raggiungere attraverso questo bando che si completerà nel 2023: Obiettivo 4 “Fornire un’educazione di qualità, equa ed inclusiva, e opportunità di apprendimento per tutti”, Obiettivo 10 “Ridurre le ineguaglianze all’interno e fra le Nazioni” e Obiettivo 17 “Rafforzare i mezzi di attuazione e rinnovare il partenariato mondiale per lo sviluppo sostenibile”, con particolare riferimento alla costruzione di reti e partenariati per lo sviluppo locale dei territori.

«La Fondazione ha scelto di darsi obiettivi il più possibile ambiziosi per un bando che vuol essere l’avvio di un percorso di rilancio del mondo della scuola dopo il Covid – spiega il presidente Franco Ferraris – abbiamo vissuto due anni scolastici difficilissimi, nulla sarà più come prima e i nostri bambini e ragazzi e i loro insegnanti hanno ferite psicologiche da curare, bisogni educativi da colmare, necessità di nuovi strumenti. Per questo abbiamo pensato di mettere al centro gli obiettivi ONU e di fornire ai progetti della scuola una marcia in più, attraverso un accompagnamento puntuale e scientifico, che favorisca la nascita di una comunità educante sempre più forte sul nostro territorio».

Il bando, lanciato lo scorso 15 aprile, è rivolto alle istituzioni scolastiche biellesi per le quali è previsto il prossimo 10 maggio anche un seminario di approfondimento sulle esperienze realizzate sul territorio. Si tratta di un percorso che avrà una forte fase di accompagnamento che prevede entro il 10 giugno la presentazione delle idee progettuali che verranno poi selezionate.

La Fondazione Cassa Risparmio Biella

Successivamente, il 13 luglio, per omogeneizzare la conoscenza sul tema dell’impatto sociale, avrà luogo un workshop formativo a cura di AICCON – Associazione Italiana per la Promozione della Cultura della Cooperazione e del Non Profit, il Centro Studi promosso dall’Università di Bologna, dall’Alleanza delle Cooperative Italiane e da numerose realtà, pubbliche e private, operanti nell’ambito dell’Economia Sociale, con sede presso la Scuola di Economia e Management di Forlì – Università di Bologna.

Il 15 settembre ci sarà la presentazione dei progetti definitivi sviluppati ed entro fine settembre avverrà la selezione dei progetti ammessi. Da ottobre, poi, i progetti entreranno nel vivo anche grazie a uno speciale accompagnamento che si concluderà nel 2023 con la valutazione e divulgazione dell’impatto.

«Il Bando promosso dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Biella quest’anno si pone una duplice sfida: da un lato, mettere a valore le esperienze maturate sul territorio biellese che hanno permesso di rispondere ai bisogni educativi emersi negli ultimi anni; dall’altro, guardare al futuro, individuando modalità di risposta che affrontano, talvolta anche anticipando, l’emersione di situazioni di difficoltà del mondo scolastico e delle nuove generazioni, anche alla luce della pandemia da Covid-19. Obiettivo comune di queste due sfide è consolidare e ampliare la comunità educante composta dagli attori locali affinché il loro agire comune possa produrre un impatto significativo in termini di qualità della vita e benessere di tutto il territorio», commenta Sara Rago,  coordinatrice Area Ricerca AICCON.

Centrale il tema della creazione di reti che dovranno essere composte da almeno tre realtà con capofila una istituzione scolastica. Verrà considerato premiante il coinvolgimento di realtà del Terzo Settore, al fine di co-progettare con logiche di comunità e con il coinvolgimento della Comunità Educante del territorio.

Potranno dunque essere soggetti capofila del bando: Istituti Scolastici di I e II grado e Scuole paritarie di I grado. Si potrà essere partner di più progettualità, ma un soggetto partner non potrà essere capofila di altre progettualità.

La Fondazione ritiene dunque necessario ispirare nuove pratiche educative territorialmente coordinate volte a contrastare o prevenire le situazioni di difficoltà del mondo scolastico e delle nuove generazioni; obiettivo strategico sostenere pratiche educative orientate alla generazione di un cambiamento di lungo periodo.

Per farlo attraverso il bando la Fondazione cercherà di valorizzare le attitudini e abilità degli studenti favorendo lo sviluppo di competenze trasversali; promuovere la diffusione di nuove metodologie didattiche attraverso nuove pratiche e laboratori; sostenere offerte educative che contribuiscano a promuovere il benessere complessivo degli studenti stimolando e sviluppando conoscenze e competenze complementari; promuovere il coinvolgimento attivo delle famiglie affiancandone il ruolo educativo e aumentando la collaborazione tra scuola e contesto sociale; incentivare partenariati ampi tra scuole, istituzioni, associazioni e altri soggetti del territorio.

Studenti, insegnanti e famiglie saranno dunque ugualmente coinvolti dalle azioni dei progetti con il fine di prevenire/ridurre la dispersione scolastica; migliorare il benessere psico-fisico dei bambini/ragazzi; prevenire/ridurre le condizioni di vulnerabilità dei bambini/ragazzi e delle loro famiglie; migliorare l’efficacia dell’azione educativa, della continuità tra percorsi educativi e delle corresponsabilità ad essa connessa.

Il bando intende sostenere iniziative di sistema, sperimentali ed innovative dirette nei seguenti ambiti: azioni di emersione, orientamento e valorizzazione delle competenze/talenti; azioni di creazione e sviluppo di contesti di apprendimento non convenzionali; azioni di comunicazione, coinvolgimento attivo e formazione per famiglie e docenti; azioni di supporto all’utilizzo del digitale; azioni a sostegno delle fragilità psicologiche post COVID; azioni di interazione e comunicazione tra i vari soggetti educativi coinvolti nel progetto.

Importantissimo il ruolo delle reti al fine di valorizzazione la Comunità Educante che negli ultimi anni si è sviluppata sul territorio grazie alle competenze acquisite dalle Istituzioni Scolastiche e gli Enti del Terzo Settore e di sperimentare nuove modalità di progettazione (co-progettazione) e nuovi modelli di servizio di gestione e co-operazione.

Per quanto riguarda le tempistiche i progetti dovranno partire dal 1°ottobre 2021 e dovranno terminare ed essere rendicontati entro e non oltre il 30 settembre 2023. Le richieste di contributo non potranno essere superiori al 70% dei costi totali e comunque, non superiore a 30mila euro.

Queste le tempistiche: entro il 10 giugno 2021 gli enti ammissibili potranno presentare le idee progettuali tramite piattaforma ROL; entro il 30 giugno verranno selezionate le idee migliori. Seguiranno le fasi successive.

«Grazie a questo intervento qualificato e tempestivo della Fondazione, che l’Ufficio scolastico territoriale condivide totalmente, nei prossimi anni il territorio potrà davvero ripartire dalla scuola e dalla famiglia per mettere al centro il futuro dei ragazzi. Un progetto innovativo, ispirato da obiettivi alti e sviluppato con i più moderni strumenti di implementazione e controllo che ci permetterà di diventare un punto di riferimento nel campo dell’istruzione», commentano i funzionari dell’Ufficio scolastico territoriale.

c.s.

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