Fondazione CRB. “Bando Armonia+”: Palazzo Gromo Losa diventa crocevia per la rigenerazione degli spazi pubblici

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Interessante appuntamento giovedì 22 settembre a partire della 18 a Palazzo Gromo Losa con la Professoressa Elena Granata, docente associata del Dipartimento di Architettura e Studi Urbani del Politecnico di Milano, autrice di numerosi volumi sul concetto di una urbanistica che ripensi alla relazione tra città e natura e presidente di SEC, Scuola di economia civile.

Il seminario è inserito nell’ambito del bando “Armonia+” lanciato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Biella nel mese di luglio per valorizzare il territorio e il paesaggio biellese, un bando innovativo scritto in collaborazione proprio con la prof.ssa Granata e preceduto da una specifica attività di accompagnamento alla progettazione degli interventi nell’ottica che gli stessi possano essere promotori dello sviluppo territoriale e del riappropriarsi della bellezza e dell’armonia dei contesti in cui verranno realizzati.

«La Fondazione interviene a tutto campo per contribuire a sostenere lo sviluppo del territorio e il recupero di luoghi significativi – commenta il presidente Franco Ferraris -. Questo bando, messo a punto con dei professionisti del settore, è pensato per rendere ancora più efficaci gli interventi che andremo a sostenere anche grazie ad appositi momenti di riflessione e condivisione oltre che seminari specifici come quello in programma giovedì».

Il bando, realizzato nell’area “Arte e Cultura”, è volto a finanziare interventi di rigenerazione di spazi pubblici, di rinaturalizzazione e di miglioramento del paesaggio e della qualità degli spazi di prossimità e le domande potranno essere presentate entro il 18 novembre 2022.

Sono destinatari del bando soggetti che operino sul territorio biellese da almeno due anni quali: Enti pubblici, Enti religiosi/ecclesiastici, Associazioni, Fondazioni ed altri Enti senza scopo di lucro.

«È il paesaggio la vera ricchezza di questo Paese. Nel paesaggio è inscritta la nostra storia, la nostra creatività e la nostra immaginazione, le nostre risorse economiche e culturali, gli ingredienti del nostro cibo e le materie prime del sapere delle nostre mani. Quando parliamo di bellezza italiana non possiamo che pensare alla densità di questa idea di paesaggio, dove natura si coniuga con cultura, agricoltura si intreccia con cura dei luoghi e delle persone, con qualità di vita e benessere collettivo – puntualizza la docente Elena Granata -. È una bellezza civile. Una bellezza che nasce per essere condivisa, perché ha che fare con gli spazi pubblici, si offre alla vista dei molti, non si ritrae entro recinti e protezioni, non si compiace di un lusso accessibile a pochi, ma si espone in regalo per tutti, alla vista dei poveri come dei ricchi. Questa bellezza è terapeutica, consente alle persone di coltivare la dignità delle loro vite, di risvegliare il senso di appartenenza a un luogo e a una comunità».

La Fondazione dunque, condividendo queste premesse, si propone di promuovere iniziative ed interventi per rendere più armonioso il contesto paesaggistico, promuovere l’offerta turistica del territorio attraverso la valorizzazione delle bellezze artistiche, culturali e ambientali, sostenere percorsi volti all’innovazione culturale ed artistica e valorizzare percorsi partecipativi della comunità.

Il bando inoltre fa riferimento agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite e alla Convenzione europea del paesaggio (Firenze 20 ottobre 2000) in cui viene riconosciuto che “il paesaggio rappresenta un elemento chiave del benessere individuale e sociale, e che la sua salvaguardia, la sua gestione e la sua pianificazione comportano diritti e responsabilità per ciascun individuo” e si pone in linea con quanto sancito nell’art. 9 della nostra Costituzione: “La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione”.

«La Fondazione è felice di poter dare una prima risposta operativa al Manifesto Biella 2030, in particolare all’idea Re-generation. Riusiamo gli spazi pubblici urbani – spiega il segretario generale Andrea Quaregna -. Nella quale i giovani biellesi chiedono di essere resi protagonisti della rigenerazione e degli spazi insieme a agli altri attori attivando percorsi di partecipazione e coinvolgimento attivo, concorsi di ideazione e procedimenti di co-progettazione, bandi e call per raccogliere idee, proposte, ma anche competenze creative e professionali».

Per quanto riguarda gli aspetti pratici del bando le richieste di contributo non potranno essere superiore all’80% dei costi totali del progetto e i progetti dovranno illustrare il contesto su cui si desidera intervenire, anche per mezzo di esaustivo materiale fotografico ed argomentare le motivazioni della scelta degli interventi, nonché il loro impatto sul paesaggio. Le iniziative dovranno dimostrare in maniera chiara e comprensibile il risultato finale dell’intervento di trasformazione, di ripristino, di rinaturalizzazione dell’area.

Tra i principali elementi di valutazione ci saranno naturalmente il positivo impatto sul contesto paesaggistico e valorizzazione del luogo il coinvolgimento della comunità di riferimento e di altri enti nella scelta delle aree su cui intervenire.

I frutti degli interventi potranno iniziare a vedersi dal 2023 contribuendo in questo modo allo sviluppo del territorio.

c.s.

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