Fondazione CR Biella tende la mano al territorio con 4,5 milioni di euro: approvato il Documento programmatico previsionale 2023

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La Fondazione Cassa di Risparmio di Biella ha approvato il Documento programmatico previsionale 2023 che disegna le linee guida dell’attività dell’Ente per i prossimi 12 mesi. Un documento che traccia un percorso sempre più definito di ascolto e progettazione partecipata con gli enti territoriali, avviato e reso fluido anche grazie ai diversi tavoli operativi in essere tra cui, in particolare, quelli dedicati ai giovani, al decadimento cognitivo, alla conciliazione e armonizzazione familiare (BI-lanciare) e al prezioso strumento costituito da OsservaBiella-Osservatorio dei bisogni territoriali del Biellese.

«Sono particolarmente felice di comunicare al territorio l’approvazione di questo documento che vede l’impegno degli Organi e del personale della Fondazione per mettere a punto un’azione sempre più incisiva per lo sviluppo del Biellese. Lo sono in modo particolare perché questa programmazione condivisa potrà contare su una previsione di erogazione certa di 4.5 milioni di euro resa possibile grazie ai prudenti accantonamenti effettuati negli ultimi anni. Grazie a questi fondi la Fondazione è pronta a sostenere le molte emergenze che si delineano all’orizzonte – spiega il presidente Franco Ferraris (foto qui sopra) -. Particolare attenzione sarà data al sostegno all’Area Educazione e Ricerca in cui è previsto uno stanziamento pari a 1,650 milioni di euro di cui 1,390 per Educazione, istruzione e formazione professionale. Per l’area Welfare e territorio sono previsti 1,350 milioni di euro con un focus specifico sul settore Volontariato, filantropia e beneficenza (925.000 euro). Infine per l’area Arte e Cultura la previsione di stanziamento è pari a 1,5 milioni di euro. In particolare la Fondazione agirà a sostegno della scuola e del mondo del volontariato per avviare azioni che aiutino minori e categorie fragili a superare gli effetti della crisi generando al contempo positivi percorsi di crescita, in una prospettiva di sviluppo armonico della dimensione comunitaria. Il 2023 infine sarà l’anno in cui la Fondazione consegnerà in dote al territorio il nuovo polo formativo e inclusivo di Cascina Oremo la cui inaugurazione è prevista nel mese di aprile».

Cascina Oremo rappresenterà dunque un importante nuovo strumento per la lotta alla povertà educativa capace di proporsi a livello nazionale come punto di riferimento, come testimonia anche l’attenzione da parte dell’Impresa sociale “Con i bambini”, che ha contribuito al progetto e il cui presidente, Marco Rossi-Doria, è stato in visita a Biella in questi giorni.

Al suo interno troveranno casa enti che condividono con la Fondazione un ampio percorso che non si concluderà con l’inaugurazione, ma proseguirà negli anni successivi con la messa punto di progetti di inclusione finalizzati a creare una vasta comunità educante che guarda come riferimento ideale agli obiettivi dell’Agenda ONU 2030 con particolare attenzione all’obiettivo 11 “Città e comunità sostenibili”.

«Quello che la Fondazione si propone di realizzare nei prossimi anni è un percorso molto ambizioso perché mette al centro un cambio di paradigma impossibile da centrare senza l’adesione convinta e la proattività di tutti i soggetti coinvolti – commenta il segretario generale Andrea Quaregna (foto accanto) -. Per questo siamo impegnati quotidianamente in un’azione di cucitura e connessione del territorio attraverso tavoli di coprogettazione, bandi e progetti. Il punto è cambiare anche l’immagine che il territorio ha di sé proiettandolo verso le nuove sfide del futuro. In questo contesto un ruolo strategico verrà giocato da Città Studi e dalla nuova convenzione ventennale con l’Università di Torino, sulla quale si concentrerà l’azione dell’Ente per favorire l’insediamento di docenti e studenti sul territorio produttivo e creativo locale. Il Polo di Città Studi inoltre sarà potenziato con la proposta di nuove lauree e percorsi formativi nel campo del green, della cultura e del sociale/accoglienza. Una logica di sistema che animerà anche i progetti riguardanti l’Ospedale di Biella, con la clinicizzazione universitaria e l’attenzione per lo sviluppo tecnologico, in sinergia con altri enti del territorio».

Sempre al fine di promuovere azioni di sistema, oltre al consolidato impegno nel Fondo per il contrasto della povertà educativa, la Fondazione ha inoltre aderito al Fondo per la Repubblica Digitale: un nuovo grande partenariato pubblico-privato nazionale che promuoverà azioni specifiche di contrasto delle disuguaglianze digitali e i cui primi bandi esplicheranno i loro effetti già nel 2023.

Inoltre in corso d’anno la Fondazione si concentrerà su alcuni bandi di grande importanza per il territorio: “Arte+” che contribuisce al restauro di beni di rilevanza storico-artistica e “Armonia+” per la valorizzazione del territorio e il paesaggio biellese attraverso interventi di rigenerazione di spazi pubblici, di rinaturalizzazione e di miglioramento del paesaggio e della qualità degli spazi di prossimità, avviato nel 2022 e i cui primi progetti verranno sviluppati nel 2023 costituendo un’iniziale risposta alle istanze dei giovani biellesi che hanno redatto il manifesto “Biella 2030”.

Accanto a queste azioni la Fondazione proseguirà l’impegno volto a potenziare l’offerta formativa delle scuole biellesi attraverso i progetti “Muse alla lavagna”, “Muse ad Olimpia” e “Muse a Cascina Oremo”, sosterrà lo sviluppo di nuove progettualità per il rafforzamento degli spazi di aggregazione soprattutto giovanili con il bando “Spazio alla Comunità” e proseguirà il proprio intervento in vari settori con i bandi “Sport+” per lo sport inclusivo, “Cultura+” per il sostegno a manifestazioni ed eventi e l’attivazione delle Sessioni erogative annuali.

«Il 2023 sarà dunque un anno ricco di impegni per l’Ente che lavorerà ispirandosi a una vision condivisa finalizzata allo sviluppo complessivo del territorio con l’aspirazione di renderlo attrattivo a 360° anche attraverso i progetti attivati con Fondazione BIellezza e nella logica degli obiettivi dell’Agenda ONU 2030 a cui si ispirano le Città creative Unesco di cui Biella fa parte» conclude il presidente Ferraris.

c.s.

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