Fondazione CR Biella ricorda la figura dell’avvocato Squillario con l’istituzione di un fondo per studenti talentuosi ma “fragili”

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Un fondo dedicato alla memoria dell’avvocato Luigi Squillario, presidente per 23 anni della Fondazione Cassa di Risparmio di Biella, per permettere ai giovani di talento ma con scarsi mezzi di accedere ai gradi più alti dell’istruzione: è in questo modo che l’Ente intende ricordare l’avvocato, da poco mancato.

«Come recita il motto da lui fatto incidere all’ingresso di Città Studi i giovani e il sapere rappresentano l’investimento più proficuo – commenta il presidente Franco Ferraris – per questo la Fondazione ha ritenuto che il modo più giusto per ricordare Luigi Squillario fosse istituire un fondo allo studio dedicato alla sua memoria».

Convinto sostenitore dell’accesso dei meritevoli privi di mezzi a tutti i gradi di istruzione, Squillario (1935-2020) ha infatti sempre posto una particolare attenzione all’educazione nella ferma convinzione che l’istruzione e la formazione siano indispensabili per dare un futuro ai giovani biellesi e che l’accesso allo studio debba essere garantito a tutti, anche ai soggetti più fragili. Il fondo intitolato a suo nome, creato anche grazie al contributo degli Amministratori dell’Ente, contribuirà dunque a dare una chance ai giovani talenti capaci di cambiare in meglio il futuro delle proprie comunità permettendo loro l’accesso a un’istruzione di qualità indipendentemente dalle condizioni economiche.

L’articolo 34 della Costituzione italiana indica con chiarezza questo assunto a cui la Fondazione intende ispirarsi: “La scuola è aperta a tutti… I capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi”.

La Fondazione Cassa Risparmio Biella

Oggi che quel diritto universale allo studio a cui si ispiravano i padri e le madri costituenti è messo in crisi come mai prima d’ora dalla pandemia e dal ricorso alla didattica a distanza occorre un’azione decisa e concreta che riporti al centro i valori democratici dell’accesso allo studio.

Nasce così il fondo di sostegno allo studio messo a punto dalla Fondazione che intende sostenere la scuola in 2 grandi obiettivi:

– assicurare uguaglianza di accesso all’istruzione a tutti, soprattutto in un momento così complesso come quello che stiamo vivendo oggi con la crisi dovuta all’emergenza Covid-19;

– permettere alla scuola di mantenere la sua funzione di mobilità ascendente, consentendo a tutti, in particolare ai soggetti che vivono in una situazione di fragilità economica e sociale, di raggiungere gli obiettivi di istruzione più elevati.

«Nostro padre ha sempre messo al centro della sua azione i giovani e il futuro del territorio – ricordano le figlie Attilia e Paola con le quali la Fondazione ha condiviso sin dall’inizio l’idea del bando -. Per lui infatti le esperienze formative in Seminario prima e poi all’Università Cattolica, alle quali aveva avuto accesso in virtù del merito, sono state fondamentali. Per questo riteniamo che avrebbe particolarmente apprezzato questo bando della Fondazione».

Un bando dunque rivolto ai giovani biellesi a cui potranno partecipare Istituti scolastici di I e II grado e Scuole paritarie che si aprirà il 2 febbraio e scadrà il 12 marzo.

Le iniziative proposte dovranno riguardare minori di età compresa tra i 3 e i 18 anni in stato di fragilità economica sociale e dovranno essere finalizzate al supporto e miglioramento delle competenze di base degli studenti in media grave difficoltà e in stato di fragilità sociale e/o economica e al consolidamento e recupero di competenze per gli studenti che stanno vivendo difficoltà a causa dell’emergenza sanitaria e al ricorso della Dad.

Si darà spazio anche alle attività di ampliamento dell’offerta extra curriculare.

Le iniziative dovranno riguardare percorsi realizzati nel periodo compreso tra aprile e dicembre 2021.

Tra le iniziative che potranno essere sostenute, oltre a quelle rivolte ai ragazzi, ci saranno attività di coinvolgimento e di sostegno ai genitori dei soggetti in difficoltà, la formazione docenti per acquisizione di competenze specifiche per far fronte alla situazione di fragilità.

I percorsi proposti potranno essere individuali o di gruppo.

Come sempre gli uffici della Fondazione sono a disposizione per la compilazione delle domande e sarà possibile inviare mail di richiesta informazioni all’indirizzo contributi@fondazionecrbiella.it ponendo come oggetto della mail “Fondo sostegno alla studio Luigi Squillario”.

Una Commissione valutatrice, di cui farà parte anche un rappresentante dell’Ufficio Scolastico Territoriale, si occuperà della valutazione delle proposte erogando singoli contributi non superiori a € 2.500,00.

Un ricordo di Luigi Squillario del segretario generale della Fondazione, Mario Ciabattini

Il fondo intestato all’avvocato ha l’obiettivo di contribuire a dare istruzione alle fasce di giovani più in difficoltà ed esprime nel contempo un segno di ulteriore e doveroso riconoscimento alla sua persona e alla sua opera.

Ho avuto l’onore di lavorare accanto a Luigi Squillario per 40 anni, prima come avvocato della vecchia Cassa di Risparmio di Biella e poi come Presidente della banca, di Città Studi ma in particolare della Fondazione.

Devo molto a Squillario per il mio percorso di carriera nello staff direttivo di Biver e per avermi voluto accanto a lui nel costruire insieme e poi dirigere la Fondazione Cassa di Risparmio di Biella, nella quale per 23 anni egli ha ricoperto il ruolo di presidente.

Insieme, dal 1992 abbiamo percorso i primi anni pionieristici facendo crescere l’Ente dal nulla e quindi affidando all’attuale presidenza di Franco Ferraris un’istituzione solida e ben patrimonializzata che in questi ultimi anni ha avuto un’ulteriore accelerazione assumendo un vero e proprio ruolo di leadership e di primaria importanza nel territorio.

Con lui e da lui ho imparato molte cose ma due mi sono rimaste impresse in quasi mezzo secolo di frequentazione: la profonda onestà e la capacità di relazione con le persone.

Di Luigi Squillario si diceva “un politico di razza” e di “vecchia scuola” di cui peraltro si sente oggi fortemente il bisogno.

Sicuramente un grande saggio al quale molte persone venivano a chiedere non solo aiuti economici ma anche dei semplici consigli.

Il dono più grande che ci ha lasciato è l’insegnamento che non c’è crescita senza istruzione, non c’è prosperità e giustizia se una fascia della popolazione resta ai margini. In questa direttrice si deve leggere e interpretare il grande progetto di Città Studi a cui era particolarmente affezionato.

Testimone raccolto anche dalla nuova governance della Fondazione che su Città Studi punta molto come soggetto ineludibile del territorio biellese e, in particolare, dal recente progetto in gestazione di Cascina Oremo, anch’esso fortemente voluto dal nuovo presidente Franco Ferraris, che ha come obiettivo primario l’inclusione sociale dei giovani.

c.s.

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