Fondazione BIellezza e ATL “cambiano pelle” al Biellese. Parte la nuova campagna di promozione e valorizzazione del territorio

0

È una piccola rivoluzione copernicana quella avviata lo scorso anno dalla Fondazione BIellezza. Perché si tratta, in qualche modo, di cambiare pelle ad un distretto economico che ha incisa nel proprio DNA la vocazione tessile e tutto ciò che ne discende, ovvero l’indotto.

Il tempo, come un grande baro, ha cambiato le carte in tavole, e dopo la crisi del 2008 il Biellese sta cercando di trovare una nuova identità che possa affiancare la tradizione, e rinnovarla, anche. Un processo lungo, sicuramente, ma altrettanto inevitabile, e stimolante.

Oggi è chiaro a chiunque che il territorio dev’essere in grado di aprirsi e comunicarsi. In modo univoco, coeso e coordinato. Rispondere a questa necessita, per dare un volto “nuovo” al Biellese, è la mission della Fondazione. «Sarà un lavoro lungo», lo ha sottolineato più volte nel corso della conferenza stampa che si è tenuta stamattina a SellaLab il presidente Paolo Zegna.

E non sarà un Biellese tanto diverso da quello che conosciamo, perché il progetto di incoming turistico che gli oltre 30 soci (tra i quali Fondazione CRB e Banca Sella) della Fondazione BIellezza hanno sposato e stanno portando avanti affonda comunque le radici nella tradizione e vocazione già storicizzate. Allora, così come la nostra industria tessile è un’eccellenza, un brand, perché non fare in modo che anche l’accoglienza possa diventarlo?

Già, ma come? A questo pensa la nuova ATL di Biella, Valsesia e Vercelli (rappresentata in conferenza stampa dal consigliere Christian Clarizio), vero braccio operativo della dell’ente presieduto da Paolo Zegna. Solo attraverso questo elemento di sintesi è possibile raggiungere l’obiettivo di comunicarci all’esterno, in modo coordinato.

Sotto il cappello di “Naturalmente Biella”, il portale dell’ATL diventa strumento (non unico ma) principale per lanciare il Biellese nel mare della rete (attraverso un sostanzioso investimento, che ammonta a circa 70mila euro).

La campagna social dello scorso anno ha raggiunto circa 13 milioni di utenti e sulla scorta di quella prima incursione nei territori virtuali, oggi si rilancia con il nuovo portale aperto, che offre ben 185 percorsi suddivisi in 6 “stati d’animo”, e una campagna di comunicazione “tabellare” che toccherà, con la bellezza di mille manifesti, sia Torino che Milano.

Il dietro le quinte racconta di un progetto trasversalmente condiviso: a partire dai giovani, per puntare su un linguaggio più moderno e accattivante. Ma ci sono anche tante istituzioni, pubbliche e private. «La Fondazione – ha spiegato il presidente Zegna – cerca di premiare chi fa rete e propone progetti».

Nell’anno della pandemia, la provincia di Biella è tra quelle che in Piemonte hanno perso meno turisti: un 36% a fronte del 60% dei territori tradizionalmente più gettonati, e anche più avanti nella promozione e valorizzazione. Da questa base si deve partire, non solo per recuperare, ma per migliorare e crescere.

Non lo si può fare da soli, crederlo sarebbe un enorme errore strategico, bisogna costruire un asse con altri territori, con altre province, anche “andando a rimorchio”, se occorre. Perché, mai come in questo caso, il fine giustifica i mezzi.

Ora la strada è tracciata ma, ha ammonito Paolo Zegna, «non basta un manipolo di persone, ognuno deve dimostrare di crederci e trasformarsi in ambasciatore del proprio territorio».

Condividi:

Commenti chiusi