«Una maggiore forza per erogare il miglior servizio possibile alle nostre imprese e ai nostri territori», è lo scopo fondante della nuova Camera di Commercio di Biella, Vercelli, Novara e VCO (nata il 22 dicembre 2020), nelle parole del presidente Fabio Ravanelli. L’ente camerale rappresenta l’unione di quattro province e di tre Camere di Commercio preesistenti (Biella e Vercelli, Novara e VCO), e da oggi cambia ufficialmente nome (e aggiunge al logo di Unioncamere nazionale quello del Terzo Paradiso di Michelangelo Pistoletto), ma non cambia pelle.
Non una completa metamorfosi, dunque, solo un leggero restyling, un maquillage per rendere più accattivante (e identitaria) un’etichetta che costituiva semplicemente la somma di quattro territori. A volte, le parole fanno la differenze, ed ecco che utilizzarne di più evocative può essere un valido punto di partenza per fare rete in modo più proficuo, contribuendo anche a scardinare vecchi stereotipi o antiche rivalità “di campanile”. Anche perché – lo abbiamo davvero compreso tutti – oggi non è più il tempo delle rivalità e dei campanili. Occorre allearsi, fare massa critica per pesare di più e perseguire migliori “economie di scala”.
Nella conferenza stampa di stamattina a Cittadellarte – Fondazione Pistoletto è stato svelato e “battezzato” il nuovo nome: CAMERA DI COMMERCIO MONTE ROSA LAGHI ALTO PIEMONTE.
Il Terzo Paradiso del maestro Michelangelo Pistoletto serve ad esplicitare il concetto di unione a partire dalla diversità, dalle divergenze, anche.
«Rappresentiamo una molteplicità di territori e di contesti economici e culturali – ha sottolineato il vice presidente della nuova Camera di Commercio Alessandro Ciccioni -, ma li mettiamo a fattor comune. Abbiamo pensato a delle nuove parole che potessero fare da cerniera, che tracciassero legami con altri territori».
La parola d’ordine è fare sistema, aggregare, ottimizzare forze e risorse, perché, in fondo, nemmeno tra arte e impresa c’è tutta questa differenza: «Il mondo dell’arte non è antitetico a quello dell’industria, dell’economia, della produzione e del commercio perché anche gli imprenditori, come gli artisti, usano le mani e la testa», ha chiosato il presidente Ravanelli.