Economia. Formazione: UIB e organizzazioni sindacali CGIL, CISL e UIL firmano accordo per accedere al Fondo Nuove Competenze

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Nei giorni scorsi l’Unione Industriale Biellese e le segreterie provinciali CGIL, CISL, UIL hanno sottoscritto l’Accordo territoriale per l’accesso al Fondo Nuove Competenze, come richiesto dall’articolo 88 decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34 per consentire anche alle imprese prive di rappresentanza sindacale aziendale di usufruire di interventi formativi finanziati per la qualificazione o riqualificazione dei propri dipendenti.

Nello specifico, il Fondo Nuove Competenze interviene a copertura della retribuzione e dei contributi previdenziali e assistenziali per le ore finalizzate a percorsi di formazione dei dipendenti dei datori di lavoro privati di qualsiasi dimensione, per una durata massima di 250 ore per lavoratore o lavoratrice, nell’arco di un massimo di 90 giorni dalla data di approvazione dell’istanza da parte dell’ANPAL.

Per accedere al Fondo è necessario aver stipulato, entro il 31/12/2020, accordi di secondo livello – aziendali o territoriali – per realizzare la rimodulazione dell’orario di lavoro per mutate esigenze organizzative e produttive dell’impresa, con le quali parte dell’orario viene finalizzato a percorsi formativi. All’accordo sindacale, l’azienda dovrà allegare il progetto per lo sviluppo delle competenze, contenente tutti i dettagli relativi al percorso formativo individuato.

«Investire sulle competenze delle persone, attraverso un aggiornamento continuo oppure grazie ad una più sostanziale riqualificazione, è una politica attiva che può incidere in modo decisivo sull’occupazione e sulla produzione in azienda – afferma Giancarlo Ormezzano, vice presidente dell’Unione Industriale Biellese con delega a Relazioni Industriali e Sviluppo del Welfare Aziendale -. La congiuntura socio economica che stiamo affrontando è caratterizzata da una tendenza al cambiamento sempre più rapida, a cui le imprese devono rispondere altrettanto velocemente: per poterlo fare, è fondamentale valorizzare le risorse umane».

Francesco Ferraris, vice presidente Uib con delega all’Education, aggiunge: «Le competenze delle persone che operano in azienda sono centrali per ogni tipo di attività, per ogni settore, ma non si tratta di un bagaglio “immobile”, anzi: sapersi aggiornare, sviluppare nuovi ambiti e diverse professionalità è un’attività dinamica che cambia con l’evolversi delle richieste del mercato ed è fondamentale per la crescita di ogni impresa. Riuscire a incidere in modo concreto sulla formazione delle persone è la chiave dello sviluppo di ogni impresa».

Lorenzo Boffa Sandalina, segretario generale CGIL Biella, Roberto Bompan, segretario CISL Piemonte Orientale, e Maria Cristina Mosca, segretario generale UIL di Biella e Vercelli, dichiarano: «L’emergenza sanitaria ha dimostrato di avere importanti conseguenze anche sull’organizzazione del lavoro e ancor di più lo avranno quelle determinate dalla rivoluzione digitale. Per cercare di far sì che questi mutamenti siano la base per una nuova crescita sociale ed economica del Paese, abbiamo la necessità che vengano accompagnati da politiche inclusive. La formazione continua dei lavoratori e delle lavoratrici è una delle principali strategie in questo senso, se il mondo del lavoro cambia bisogna dare la possibilità ai lavoratori e alle lavoratrici di stare al passo con quel cambiamento, se non creiamo le condizioni affinché ciò avvenga, corriamo il rischio di avere una contrazione del numero degli occupati e la marginalizzazione di molte persone a causa della mancanza e/o carenza di competenze e nuovi saperi».

«Il Fondo “Nuove Competenze” rappresenta il primo tentativo, che sicuramente va migliorato a partire dalla necessità di avere più tempo per siglare gli accordi sindacali aziendali, per spostare l’asse dagli strumenti passivi verso quelli attivi volgendoli ad una più adeguata risposta ai nuovi fabbisogni derivanti dalle innovazioni introdotte. L’accordo siglato con UIB verte proprio sulla necessità condivisa da entrambe le parti di far sì che questo strumento sia utilizzato diffusamente in tutto il territorio biellese», concludono i rappresentanti delle tre sigle sindacali.

c.s.

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