Dieci Comuni biellesi si uniscono per creare una “barriera naturale” al dilagare della ludopatia

0

Dieci Comuni biellesi che aderiscono ad “Avviso Pubblico”, rete di enti locali concretamente impegnati nella promozione della cultura della legalità, hanno partecipato ad un bando promosso dal Dipartimento “Patologie delle dipendenze” ASL TO3 e riferito al Piano regionale Gioco d’azzardo patologico.

Le iniziative di contrasto al fenomeno e il loro progetto sono state accolte e finanziate con uno stanziamento di 11.020 euro.

Benna, Bioglio, Borriana, Candelo, Muzzano, Mongrando, Ponderano, Sandigliano, Verrone e Vigliano hanno unito le forze e, grazie alla loro posizione geografica di continuità territoriale, hanno creato una sorta di “barriera naturale” che abbraccia tutto il Biellese e lo protegge idealmente da questa piaga sociale.

Mongrando è il Comune capofila, ma come partener ci sono anche il SERD di Biella, gli Istituti scolastici siti nei Comuni e alcune associazioni operanti sul territorio che si occupano di aggregazione giovanile (l’Associazione Famiglie della Serra, l’Associazione Vermogno Vive e il Circolo La Vetta).

I soggetti coinvolti in questo progetto saranno principalmente gli studenti delle classi terze delle scuole secondarie di primo grado degli stessi Comuni, che diventeranno, a loro volta, gli “insegnanti” per i compagni delle altre classi, ricorrendo così alla peer education, l’educazione tra pari, affinché anche i più giovani vengano educati ad individuare i rischi del gioco d’azzardo e soprattutto per dar loro gli strumenti adatti a riconoscere le caratteristiche del “giocatore malato”.

I dieci Comuni hanno ritenuto strategico aderire a questa iniziativa proprio per evitare che le dipendenze dai giochi d’azzardo continuino a dilagare sul territorio e per far sì che i giovani prendano coscienza del problema e portino avanti la battaglia contro la ludopatia.

Quella del gioco d’azzardo è, infatti, una patologia subdola, ingannevole, che rende quasi impossibile alle persone colpite una presa di coscienza e una comprensione totale della propria situazione. Inoltre, la dipendenza può iniziare a livello subliminale, attraverso pubblicità in TV o sui social che indirettamente spingono a giocare.

Le persone affette da ludopatia cercano nel gioco una via d’uscita ai problemi della quotidianità, andando però, inconsapevolmente, a crearsene di nuovi, ancora più gravi, spesso di carattere economico, familiare e sociale.

Quella dei dieci Comuni è una forte presa di posizione, affinché tutti possano davvero comprendere la pericolosità del gioco, che, oltre ad aver rovinato (e a rovinare tuttora) innumerevoli famiglie, comporta alti costi individuali per la riabilitazione e per la ri-aggregazione sociale dell’ex giocatore e che presenta un vero e proprio problema per la sanità pubblica.

Il progetto sarà realizzato nel corso del prossimo anno scolastico 2021/22 e comincerà con un intervento nelle scuole di un gruppo teatrale che guiderà i ragazzi a diventare protagonisti del percorso per loro ideato. Seguirà l’intervento del personale SERD dell’Asl di Biella che ha condiviso la stesura del progetto.

Condividi:

Commenti chiusi