Dal brand “Made in Biella” ad epicentro del disagio: fortuna che l’on. Patelli non è Angela da Mondello…

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Casi umani ne abbiamo? Ma certo, vogliamo mica farceli mancare proprio a Biella? La nostra città, sempre un passo avanti nei vari campi dello scibile umano, pochi giorni fa, è balzata nuovamente agli onori delle cronache nazionali.

Dopo i fasti della giunta Corradino, a far parlare MALE di noi ci ha pensato un celenterato di CasaPound, che con le sue rutilanti “rivelazioni” ha riacceso l’occhio di bue sulla città. Riprodotto per gemmazione dai suoi simili, ha girato un video-fake intorno all’ospedale di Ponderano per fare (ri)aprire – a suo dire – gli occhi a chi abita sotto il Mucrone ma anche, con malcelata ambizione, agli abitanti tutti dell’orbe terracqueo.

“Oh, frate’, A Bielle non ce n’è coviddi”. Lo sentiamo già risuonare nelle nostre orecchie il tormentone del disagio mentale… Ragazzi, tutte balle, intorno all’ospedale calma piatta e le cartelle cliniche dei ricoverati nei reparti Covid del “Degli Infermi” contengono segreti che nemmeno quelli di Fatima.

Ovviamente, il candidato al Nobel per l’idiozia è stato immediatamente sbugiardato dalla responsabile Urp dell’ASL Bi. Capitolo chiuso? Pare di sì. Ma… mai dire mai, che la mamma di certa gente – si sa – è sempre incinta, nonostante la possibilità di prendere precauzioni idonee.

Dal disagio… ad altro disagio, ieri abbiamo letto un post sulla bacheca Facebook della solita, ineffabile onorevole Patelli, diretta a Roma, in treno, stranamente orfana del fido chauffeur. Siccome era da un po’ che non si accendevano i riflettori su di lei, ci ha pensato lei stessa. Per nostra fortuna, la “pasionaria” del #semprepessimo (che mai come quest’anno attende il Natale per festeggiarlo senza mascherina e in assembramento), atterrita dall’uomo nero anche nel bel mezzo di una pandemia.

Lei, a differenza dell’angelica decerebrata da Mondello, non ce la fa proprio ad atterrare sui media nazionali, resta quindi confinata all’imbarazzo locale. Ma l’imbarazzo è sempre tanto.

Salutiamo qui le nostre lettrici e i nostri lettori, perché stiamo per riportare il componimento dell’onorevole Cristina Patelli da Ronco, che si commenta da sé, e fa calare fatalmente il sipario sul profilo vagamente psichiatrico di questa bella signora biellese saltata felinamente sul carro del Carroccio. Con la protervia di un ungulato e l’abnegazione di una formica operaia, Patelli coniuga la sua atavica paura dell’uomo nero e la difesa d’ufficio del Ministro dell’Interno distaccato al Papeete producendo un guazzabuglio dall’odore mefitico.

“In viaggio verso Roma per votare NO in Commissione alle modifiche dei DECRETI SICUREZZA. Questi passano il tempo a smontare invece che a costruire (un po’ come fanno Corradino, Moscarola e Zappalà a Biella, ndr) e vogliono tornare alla mangiatoia sull’immigrazione, ai permessi regalati a chiunque cammini per strada e agli sbarchi a migliaia. Un paradosso, proprio adesso, in piena pandemia, con i gravi problemi di emergenza sanitaria, economica e sociale. Mentre da Parigi a Vienna il terrorismo islamico dichiara guerra all’Europa, ammazzando e sgozzando, ecco le vere priorità di questa Maggioranza di fanatici: i porti aperti e mandare a processo un ex Ministro dell’Interno, reo di aver bloccato gli sbarchi dei clandestini mentre, una volta riaperti i porti, accogliamo tra gli applausi del mondo dei #restiamoumani, proprio su uno di quei barconi, il terrorista che ha decapitato due persone nella Chiesa di Nizza. Che schifo!!!”

 

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