Covid-19/Fase 2. Biella: in attesa del prossimo Consiglio comunale, la minoranza dem deposita tre interrogazioni

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A Biella, uno degli effetti collaterali del Covid-19 è stata la paralisi del Consiglio comunale. Le attività assembleari sono stata sospese sine die oltre due mesi fa e, nonostante le richieste (formali e informali) inoltrate al presidente dell’organo amministrativo di Palazzo Oropa, Marzio Olivero, a differenza che in altri capoluoghi di provincia, ad oggi, non c’è ancora una data certa per la convocazione della prossima riunione.

Forse dopodomani, in esito alla Capigruppo, si avrà qualche informazione verosimile sulla prossima convocazione, ma nelle more i consiglieri di minoranza del Partito Democratico si sono portati avanti depositando nel giro di pochi giorni ben tre interrogazioni al sindaco Corradino e agli assessori competenti per materia. La prima, che è anche la più articolata (è suddivisa in 8 punti), ha per oggetto la scuola. In questo caso, i dem hanno giocato due volte d’anticipo, in considerazione del fatto che le richieste di informazioni fanno riferimento alla ripresa delle attività scolastiche dopo la pausa estiva.

In sostanza, si chiede alla giunta Corradino: 1) se si sia iniziata una campagna di censimento di tutti quegli alunni che non sono riusciti ad usufruire della didattica online per mancanza di device o per mancanza di rete e se siano stati adottati provvedimenti affinché a ogni alunno venga garantito il diritto allo studio attraverso risorse del Comune o campagne di fundraising cittadino; 2) se sia stata avviata una mappatura dei locali della città che potrebbero essere utilizzati come aule o spazi scolastici; 3) se vi sia un monitoraggio stretto dell’avanzamento dei lavori di ristrutturazione delle scuole sopra citate e quali siano le previsioni di ultimazione dei lavori; 4) se siano state individuate modifiche strutturali necessarie alla ripresa dell’attività didattica, se le medesime siano state pianificate e se sia stato contemplato l’accesso ai fondi regionali dedicati all’edilizia scolastica d’emergenza; 5) se sia stato verificato che le scuole siano provviste dei prodotti più appropriati alla sanificazione degli ambienti e degli oggetti in essi contenuti e che i collaboratori scolastici possano essere preventivamente formati sulla sanificazione o in alternativa che vengano utilizzate delle ditte con professionisti che abbiano tutto il materiale necessario a questo fine; 6) che in caso di organizzazione di turni nelle scuole diurne, non venga penalizzata la co-presenza dell’istruzione degli adulti (CPIA) che molto spesso subentra in orario pomeridiano o serale; 7) che sia posta attenzione al momento della mensa dal punto di vista della sicurezza sanitaria per garantire la salvaguardia della sua valenza educativa, sociale e culturale; 8) che vi sia integrazione tra istituzioni scolastiche e Comune per fare sistema, rete, nella realizzazione di progetti europei volti all’ammodernamento e all’efficientamento delle strutture scolastiche.

Le altre due interrogazioni, invece, fanno riferimenti a situazioni già acclarate, ovvero il ritardo dell’Amministrazione, prima nell’affidare e poi, conseguentemente, nell’eseguire i lavori di manutenzione del verde pubblico sia all’interno dei parchi e giardini cittadini, che all’interno dei cimiteri.

Riguardo alla gara per l’affidamento dei servizi di manutenzione per i parchi e giardini di Biella, i consiglieri comunali del PD chiedono al primo cittadino e all’assessore competente per quale motivo siano state escluse dalla manifestazione di interesse precedente la gara le cooperative sociali, quelle – per inciso – che favoriscono e agevolano l’inserimento lavorativo di persone svantaggiate con “un’attenzione verso la promozione umana e l’integrazione sociale dei cittadini che la precedente Amministrazione aveva manifestato in particolare in questo settore”.

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