Covid-19 e maturità 2020. Il ministro Azzolina conferma la data del 17 giugno, novità su prova orale e crediti

0

Nel pomeriggio di oggi, mercoledì 29 aprile, il ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina ha partecipato ad una diretta streaming sul sito skuola.net in cui ha fornito alcune delucidazioni agli studenti sulla prova che dovranno sostenere per superare l’esame di Stato.

Innanzitutto, il ministro ha confermato la data del 17 giugno, poi che la commissione sarà composta da membri interni oltre ad un commissario esterno e che la prova orale sarà svolta in presenza garantendo agli studenti tutte le condizioni necessarie e indispensabili alla tutela della loro salute.

Inoltre ha fornito alcuni chiarimenti in riferimento a quello che già da tempo era chiaramente emerso come orientamento della stessa Lucia Azzolina, ovvero creare un continuum con l’intero iter scolastico degli studenti, per lo meno in riferimento all’ultimo triennio.

Negli ultimi tempi, infatti, si è creata una sorta di dicotomia tra quella parte di candidati che vogliono sostenere regolarmente (nei limiti del possibile) l’esame di Stato e chi invece chiede che la prova di maturità venga annullata, proprio per l’impossibilità di garantirne lo svolgimento “con tutti crismi”.

Proprio nell’ottica di privilegiare il percorso didattico compiuto da ogni studente, il ministro ha deciso quindi un’inversione nell’attribuzione dei crediti: mentre ante Covid-19 i candidati venivano presentati alla prova d’esame con un massimo di 40 crediti derivanti dal loro percorso di studio e gli altri 60 erano “la posta in palio” della maturità, quest’anno succederà esattamente il contrario.

I ragazzi approderanno alla maturità con un monte-crediti che potrà arrivare fino a 60, mentre l’esito della prova potrà pesare per ulteriori 40.

Lucia Azzolina ha fornito anche un’altra precisazione, spiegando che il colloquio orale inizierà con un argomento concordato tra candidato e membri interni sulla base dello specifico indirizzo scolastico (in poche parole, un argomento a scelta).

Anche l’alternanza scuola/lavoro resterà materia d’esame: ogni candidato avrà così la possibilità di raccontare alla commissione la proprio “sortita” nel mondo del lavoro. Stesso discorso vale per gli insegnamenti di Cittadinanza e Costituzione.

Condividi:

Commenti chiusi