Consorzio IRIS. In collaborazione con ASL Bi nasce l’Osservatorio sulle problematiche giovanili

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In questo anno di pandemia il Consorzio IRIS ha modificato il suo modus operandi sia in sede sia nelle sedi territoriali dando vita a un vero laboratorio sperimentale, che ha messo in primo piano il contatto diretto con le persone: giovani e anziani, spesso in ansia per la difficile situazione di isolamento sociale che stiamo vivendo.

Fino a un anno fa, si è sempre lavorato per creare momenti di aggregazione a tutto campo: centri anziani, momenti conviviali, gite, divertimenti. Gli anziani sono sempre più in ansia, depressi, sono peggiorati sotto il profilo della memoria e della concentrazione, e la solitudine li intristisce. Gli operatori telefonano, vanno nelle loro case a portare I pasti o la spesa e, nel contempo, regalano loro un sorriso e un po’ di compagnia. Il tema della solitudine è il problema maggiore che porta all’ansia e all’angoscia.

Con gli anziani occorre agire potenziando contatti i telefonici e le visite amicali dei nostri operatori, anche in raccordo con le associazioni di volontariato.

GIOVANI

Diverso il contatto con i giovani anche attraverso i social e online in genere. Tutti questi servizi (Centro per la famiglia e Spaf) sono gratuiti per l’utenza e sostenuti da tutti i Comuni che fanno parte del Consorzio.

Il Centro per la Famiglia “Il Patio” di Iris ha continuato a dialogare, anche attraverso videoappuntamenti online, con i genitori cercando di dare loro risposte ai vari problemi. È da poco terminata la rassegna per famiglie “Avanti c’è posto!” che ha previsto due appuntamenti dedicati rispettivamente ai neogenitori e ai genitori in situazione di separazione.

La nascita di un figlio in questa epoca di pandemia e le famiglie ricomposte con nuovi compagni e nuove compagne sono temi emersi nel lavoro di ascolto che gli operatori continuano a svolgere anche online.

Importante il ruolo del servizio Spaf, in collaborazione con ASL Biella, che ha continuato a confrontarsi con i giovani dai 14 ai 25 anni attraverso tutti i canali possibili: Istagram, Facebook, telefonate, eccetera. La didattica a distanza e l’impossibilità di trovarsi con amici e compagni di classe ha reso i giovani molto più vulnerabili, inquieti e angosciati.

Nel 2020 Spaf ha ascoltato e accolto 160 giovani contro i 109 del 2019. Contatti con servizi/scuole/enti terzo settore: 92. Consulenze online n. 77. Ci si è rivolti a tutti i giovani, anche quelli di area Cissabo.

Prende l’avvio in questi giorni l’Osservatorio sulle problematiche giovanili, sempre in raccordo con ASL Bi, facendo tesoro di quanto finora emerso da Spaf e da altri progetti della Città di Biella.

Grazie all’Osservatorio, I vari attori cercheranno di mettere a punto un progetto integrato di ampio respiro a cui dare risposte.

«Si evidenzia – afferma Mariella Biollino, presidente del Consorzio IRIS – come gli accessi con motivazioni legate all’ansia e al disagio psicologico (sofferenza generalizzata, sintomi diversi e la riemersione di episodi traumatici) siano aumentati nell’ultimo anno in relazione con la situazione di isolamento che gli adolescenti hanno vissuto nel contesto dell’emergenza sanitaria. Al tempo stesso la chiusura in casa della primavera prima e dalla richiusura delle scuole ha accresciuto le situazioni di tensione familiare, i conflitti tra genitori e figli e le situazioni di tensione tra i genitori che ricadono sul benessere dei ragazzi e delle ragazze. Dall’autunno sono aumentate anche le situazioni di mancanza di motivazione legata allo studio, con rischio di dispersione scolastica, o di insoddisfazione per un percorso scolastico centrato sulla necessità di continuare ad apprendere, ma che non tiene sufficientemente conto delle difficoltà emotive che si sommano nei mesi e lasciano poche speranze per il futuro prossimo. Negli ultimi mesi è emersa infine una nuova difficoltà a proiettarsi in progetti di studio o lavorativi per i giovani adulti: sono proprio ragazzi della fascia 19–24 (31) che hanno avuto un accesso numericamente maggiore rispetto alla fascia 14-18 da settembre 2020 (17)».

Sono stati portati avanti progetti innovative online per dialogare il più possibile con i ragazzi:

  • Progetto #pensierieparoleinquarantena (attività innovativa) condivisione sui social di Spaf di frasi e parole che raccontano i vissuti circa la quarantena raccolte dagli operatori durante le consultazioni online avviate nel mese di marzo. Il progetto ha avuto riscontri importanti sia nel numero delle visualizzazioni, nei like, nelle condivisioni e nell’aumento di followers.
  • Progetto “Spaflab #pensierieparoleonline (attività innovativa tra settembre/dicembre grazie al finanziamento Fondazione Marco Falco. Il progetto ha perseguito la finalità di creare degli spazi aggregativi in cui i ragazzi possano trovare luoghi di confronto, di scambio, di ascolto e di supporto emotivo sia di gruppo sia individuale, in questo periodo caratterizzato dal distanziamento fisico dovuto all’emergenza sanitaria.

Obiettivi specifici del progetto:

  • Creazione di luoghi di aggregazione virtuale di fruizione libera e senza limiti di numero di utenza, che permettano ai ragazzi di ritrovarsi intorno a un tema di comune interesse (prevenzione primaria).
  • Offrire l’opportunità di accedere a gruppi psicologici di piccole dimensioni (virtuali o vis à vis) o a colloqui psicologici individuali per proseguire nel parlare dei temi trattati nel grande gruppo per gli adolescenti che ne sentano l’esigenza (prevenzione secondaria).
  • Creare piccoli gruppi educativi (vis à vis) rivolti a adolescenti in carico ai Servizi Sociali Territoriali, dove i ragazzi possano trattare i temi affrontati nei grandi gruppi all’interno di un contesto “normalizzante” (prevenzione terziaria).
  • Sono state realizzate 3 live su Instagram sui temi dell’ansia sociale, della difficoltà di essere adolescenti all’epoca della pandemia e delle particolari vacanze natalizie 2020.
  • Ci sono state 11 accoglienze psicologiche.
  • Webinar “#Andrà tutto bene? Gli adolescenti e il ritorno alla libertà”. Incontro rivolto a genitori, insegnanti e appartenenti ad associazioni che si occupano di adolescenti, che si realizzerà all’interno della rassegna “Genitori soli o solo genitori” organizzata dal Centro per le Famiglie “Il Patio” e dal Consultorio per le Famiglie di Cossato.

c.s.

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