CNA Biella e Confesercenti del Biellese uniscono le forze: “Vogliamo essere propositivi su ragionamenti di prospettiva per il territorio”

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“L’unione fa la forza”, lo sanno tutti, anche i bambini. Poi, da lì ad applicarlo, il vecchio adagio, ne passa. “Tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare”, altro detto sempre di moda. Ma, in un momento storico-economico-sociale come quello che stiamo attraversando, spesso le sinergie sono l’unica possibilità, solo l’aggregazione rappresenta una vera chance per ottenere risultati comuni, massimizzando sforzi e risorse.

Mentre a Biella c’è ancora chi si ostina a vedere solo il tessile, quando anche i bambini sanno che non siamo più negli anni ’70, ’80 e ’90, ma viviamo una realtà che si discosta un filino da quelle decadi fortunate, CNA Biella e Confesercenti del Biellese hanno deciso di unire le forze “in modo propositivo, per arrivare uniti e coesi ai tavoli di lavoro che frequentiamo insieme da tempo”, ha spiegato Angelo Sacco, presidente di Confesercenti.

Da sinistra: Davide Ferla, Gionata Pirali, Angelo Sacco e Luca Guzzo

Questa mattina, infatti, nella sede di CNA Biella, in via Repubblica 56 a Biella, le due associazioni hanno presentato alla stampa il loro nuovo “status sinergico” che mira ad «intensificare la nostra collaborazione, rendendola continuativa e strutturata, per rispondere alle istante e alle problematiche sollevate dai nostri iscritti», ha sottolineato il presidente di CNA Biella, Gionata Pirali.

«È già da qualche tempo che ci vediamo e ci parliamo – ha svelato Angelo Sacco, riferendosi agli accordi intercorsi con i colleghi di CNA –, perché crediamo che i problemi di una categoria non siano solo di quella, ma di tutti noi come territorio. Noi e CNA rappresentiamo tante piccole imprese e microimprese che stanno vivendo un momento di transizione. I problemi sono gli stessi, per tutti, e c’è bisogno di fare rete. Vogliamo poter dare insieme il nostro contributo al Biellese. Vogliamo essere propositivi su ragionamenti di prospettiva, non fare le barricate. Un esempio su tutti: le aziende che rappresentiamo hanno un bisogno estremo di nuove figure professionali specializzate. Ecco quindi che la formazione professionale è uno dei settori sui quali possiamo dire la nostra».

Il presidente Gionata Pirali ha ricordato come «l’Amministrazione in carica (a Biella, ndr) ha iniziato fin dal suo insediamento a puntare sull’accoglienza, oltre che sul tessile. Le nostre due associazioni di categoria hanno condiviso questo percorso. Il nostro obiettivo è quello di portare spunti sui quali riflettere insieme a chi siede con noi intorno ai tavoli di lavoro che frequentiamo settimanalmente, ma anche di vigilare ed essere proattivi. Sappiamo quanto sia necessaria, oggi, una forte accelerazione sui processi e sui traguardi che tutti noi ci siamo dati».

D’altro canto, questa partnership prende le mosse da esempi di sinergie già attuate tra le due associazioni di categoria a livello nazionale. Da sette anni a questa parte (correva il 2015), ormai, CNA e Confesercenti hanno unificato i loro rispettivi patronati per rispondere in modo più efficace alle necessità dei cittadini. E gli esempi di valide collaborazioni, a livello di singole comunità, sono rintracciabili in tante città italiane.

Sulla scorta di questa considerazione, Luca Guzzo, direttore di CNA, ha fatto un po’ di amarcord: «Chi ha qualche anno sulle spalle ricorderà che negli anni ’80 CNA Biella e Confesercenti del Biellese erano insieme negli stessi locali di piazza Fiume 3, al secondo piano dello stabile. Si collaborava già allora. Nel 1986 ci siamo trasferiti qui in via repubblica e le nostre strade si sono divise. Oggi tornano ad unirsi per stilare una serie di linee guida e portare una visione comune di territorio, sommando le nostre competenze ed esperienze».

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