Cicloturismo in Piemonte. La Regione punta su sullo sviluppo del settore con proposte normative e promozione dei territori

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Migliorare l’offerta e la comunicazione delle attività, potenziare la promozione di alcuni territori, far crescere le reti di collaborazione tra soggetti, intervenire con nuove norme sugli accompagnamenti. Sono le richieste del mondo degli operatori del cicloturismo piemontese, oggetto nei mesi scorsi della prima indagine da parte dell’Osservatorio Turistico della Regione Piemonte con uno specifico focus sull’estate 2022.

Lo studio, da cui prenderanno il via una serie di iniziative di sviluppo del settore ma anche nuove proposte normative, è stato presentato nei giorni scorso presso la Sala Trasparenza di piazza Castello alla presenza dell’assessore alla Cultura, Commercio e Turismo, Vittoria Poggio; del presidente del CdA e del direttore di Visit Piemonte, Beppe Carlevaris e Alessandro Zanon.

L’inchiesta, realizzata intervistando tramite questionario online gli accompagnatori cicloturistici iscritti agli albi provinciali e le imprese che si occupano di noleggio di biciclette sul territorio piemontese (500 i contatti del database complessivo), è un progetto condiviso nella metodologia e nelle finalità con i referenti regionali della Direzione Turismo e dell’Assessorato regionale, la neonata AGAC (Associazione Guide e Accompagnatori Cicloturistici), le ATL (Agenzie Turistiche Locali) e i Consorzi Turistici.

Negli ultimi anni si è registrata una crescita esponenziale di cicloturisti in Italia: nel 2019 nel nostro Paese sono state vendute 1.7 milioni di biciclette, mentre quasi 2 milioni di italiani la usano come mezzo di trasporto quotidiano. Il cicloturismo – comprendendo turisti italiani e stranieri – ha generato quasi 55 milioni di pernottamenti, corrispondenti al 6.1% del totale e generando una spesa complessiva di 4.7 miliardi di euro, pari al 5.6% del totale, di cui 3 miliardi generati dalla componente internazionali dei turisti.

Lo stesso rapporto rivela come nel 2020, per la prima volta in Italia, l’attività sportiva sia diventata la principale motivazione di viaggio.

«Le linee di indirizzo strategico per il turismo in Piemonte, approvate dalla Giunta regionale alcuni mesi fa, hanno individuato nell’Outdoor il prodotto turistico cardine. Disponiamo infatti di vastissime reti di sentieri e panorami splendidi e variegati che favoriscono le escursioni a piedi e in bicicletta e dove è facile coniugare gli altri elementi di punta della nostra offerta, come l’enogastronomia, la cultura e le tradizioni. Il cicloturismo nella visione della Regione Piemonte per il settore turistico nel breve e medio periodo, è quindi uno dei focus della programmazione – spiega l’assessore Vittoria Poggio -. Nel 2019 abbiamo approvato il documento relativo alla Rete dei percorsi ciclabili di interesse regionale: una rete a maglia larga di ciclovie continue e sicure, collegata ad analoghe infrastrutture degli Stati e Regioni confinanti per sviluppare il prodotto turistico del cicloturismo. Inoltre, tra le ultime nostre iniziative ci sono i 16 progetti di recupero delle strade storiche di montagna tra Vco, Biella, Vercelli, Torino e Cuneo con un investimento di 850mila euro, contributi a fondo perduto fino a 50mila euro per albergatori e strutture ricettive per e-bike e colonnine di ricarica, il miglioramento della segnaletica e l’individuazione di spazi adeguati al parcheggio delle biciclette. I prossimi passi punteranno l’attenzione anche sul tema delle normative riguardanti le professioni di accompagnatore cicloturistico (e non solo), per le quali emerge la necessità di un tavolo a livello nazionale che armonizzi le norme regionali con una legge quadro, a salvaguardia della professionalità degli operatori che hanno fatto percorsi virtuosi di formazione e aggiornamento».

«L’indagine che presentiamo, lanciata negli scorsi mesi dall’Osservatorio Turistico della Regione Piemonte che opera in Visit Piemonte, ha l’obiettivo primario di conoscere l’andamento del settore dal punto di vista dei fornitori di servizi nel corso dell’estate 2022 – spiega il presidente del CdA di Visit Piemonte, Beppe Carlevaris -. In particolare l’analisi si è concentrata sui volumi e sulla distribuzione dell’offerta e della domanda, individuando punti di forza e criticità del sistema dell’offerta di servizi per supportare la definizione di scenari e opportunità di sviluppo. Queste indicazioni ci permetteranno di operare non solo per spingere la prossima stagione estiva, ma anche per offrire nuove opportunità in funzione del cambiamento climatico. La creazione di un Club di prodotto dedicato alle esperienze bike e investimenti per allargare la gamma di servizi saranno i nostri strumenti per perseguire tali obiettivi, nell’ottica di uno sviluppo turistico ed economico sempre più diffuso».

c.s.

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