Con il decreto ministeriale del 17 maggio 2023 il Comune di Candelo è risultato assegnatario, del contributo di 6.957,49 euro da destinare alle famiglie degli studenti con disabilità dai 3 ai 14 anni frequentanti la scuola dell’infanzia, la scuola primaria e la scuola secondaria di primo grado quale contributo economico per l’organizzazione in autonomia del servizio di trasporto scolastico.
«L’Amministrazione comunale – spiega l’assessore alle Politiche Sociali Selena Minuzzo – ha deciso di intervenire con un contributo forfettario di 350 euro/minore che verrà erogato, previa presentazione di apposita istanza, alle famiglie di studenti con disabilità per organizzare autonomamente il servizio di trasporto scolastico».
Per poter beneficiare del contributo è necessario che gli studenti siano residenti a Candelo, siano iscritti e frequentino la scuola dell’infanzia, la scuola primaria, la scuola secondaria di primo grado, ubicate nel Comune di Candelo o in altro Comune e siano affetti da disabilità fisica, psichica e/o sensoriale, certificata ex Legge n. 104/1992.
Sulla base delle richieste ammissibili a contributo, sarà formulata apposita graduatoria, secondo l’ordine crescente relativo al valore della certificazione ISEE minorenni in corso di validità presentata congiuntamente all’istanza. La presentazione della certificazione ISEE è richiesta esclusivamente ai fini della redazione della graduatoria degli ammessi al beneficio.
I contributi verranno assegnati ai beneficiari fino all’esaurimento delle risorse disponibili.
Le domande di partecipazione dovranno essere presentate utilizzando il modulo da ritirare presso l’Ufficio Politiche Sociali del Comune, e sul sito web del comune. Per informazioni è possibile contattare direttamente l’ufficio preposto allo 015-2534161 (lunedì/venerdì dalle ore 9 alle 12.30, mercoledì dalle 8.30 alle 16.30) o scrivere alla mail: ufficiopolitichesociali@comunedicandelo.it
Conclude la vice sindaca Minuzzo: «Quotidianamente siamo impegnati nelle nostre azioni per avviare interventi volti a superare stati di emarginazione e di esclusione sociale, questo contributo è una buona opportunità per continuare a contribuire, anche se in piccola parte, a garantire il rispetto della dignità umana, dei diritti di libertà e di integrazione sociale».
c.s.