Campagna vaccinale Covid. Il Sole24ORE sbugiarda clamorosamente i trionfalismi di Cirio & C.: il Piemonte non è tra le prime regioni

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Dall’inizio della campagna vaccinale contro il Covid ad oggi, il presidente del Piemonte Alberto Cirio e il suo assessore alla Sanità Luigi Genesio Icardi non hanno mai perso occasione per sottolineare come la nostra regione sia tra le prime per numero di somministrazioni e quindi di popolazione immunizzata, beandosi conseguentemente della loro efficienza ed efficacia sotto il profilo politico-amministrativo.

Peccato che, forse, ci abbiano raccontato solo una marea di panzane. Comunicati stampa, post sui social network, entusiastiche esternazioni durante le uscite pubbliche… E invece potrebbe trattarsi della solita patetica propaganda, tanto cara al centrodestra italiano. Parliamo di quello strumento manipolatorio che, surrettiziamente, mira a convincere l’elettorato, ma in definitiva tutti i piemontesi (nella fattispecie), di ciò che non è.

In poche parole, potrebbe essere tutto irrimediabilmente FALSO!!!

Attenzione, “colpo di scena”, avrebbe detto la buonanima di Mike Buongiorno. E a sbugiardare i trionfalismo di Cirio & C. ci ha pensato non la sinistra, non un qualche organo di stampa al soldo dei Dem, nemmeno il Movimento 5 Stelle o qualche schieramento di opposizione in Consiglio regionale, ma (rullo di tamburi…) Il Sole24ORE.

Oh, gente, stiamo parlando del giornale di Confindustria, ovvero la principale organizzazione rappresentativa delle imprese italiane (private e pubbliche). Un’associazione di categoria notoriamente distante anni luce da tutto ciò che della sinistra abbia anche solo le sembianze.

Pare infatti, stando ai dati snocciolati dal quotidiano economico-finanziario più importante e letto del Belpaese, che il Piemonte sia solo decimo per platea di vaccinati con il booster, la terza dose (spesso eterologa) di siero anti Covid, con un 34.51% all’attivo. Come se non bastasse, anche quanto a popolazione non vaccinata siamo messi male, con il 17%, cioè ben oltre la media nazionale, che si attesta al 16.4%.

Vogliamo parlare della seconda dose? Anche qui siamo indietro. Ah, sì? Sì. Perché solo dodicesimi: in Piemonte il 77.2% della popolazione ha ricevuto il richiamo, a fronte di una media nazionale al 78.1%. Ancora, la nostra regione, a trazione centrodestra (Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia), è ottava nella speciale classifica che riguarda gli Over 50 senza nemmeno una dose vaccinale: l’8.2% contro una media nazionale del 7%.

A questo punto, “parafrasando” il titolo dell’ultimo, acclamatissimo, film di Paolo Sorrentino, ci viene da pensare che sia stata… “la mano di Dio”.

Attendiamo impazientemente una smentita, o le scuse, dal civico 165 di Piazza Castello, Torino, sede della giunta regionale del Piemonte.

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