Biella. Strade colabrodo: il PD “interroga” Corradino e Zappalà forte dei 3 milioni spesi in manutenzioni dalla giunta Cavicchioli

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Quante volte abbiamo pronunciato la fatidica frase “sono tutti uguali”, pensando ai politici italiani? Sia a quelli che occupano gli scranni parlamentari che, talvolta, a quelli che siedono nei consigli comunali del territorio. Ebbene, non sono tutti uguali. Generalizzare è sempre pernicioso, anche in questo caso.

Posto che a livello locale conta di più fare buona amministrazione, piuttosto che politica in senso stretto, occorre sottolineare che non sempre sono tutti uguali. I consiglieri comunali del Partito Democratico lo hanno messo per iscritto, a partire da dati pubblici, quindi consultabili, relativi agli investimenti fatti dalla precedente amministrazione, guidata da Marco Cavicchioli.

Ben tre milioni di euro spesi per la manutenzione stradale.

Dopo lo scorso weekend di pioggia battente (e per il prossimo le previsioni non dicono nulla di buono), le strade cittadine sono diventate dei colabrodo a cielo aperto. Il manto di asfalto ha ceduto in molti punti, e appare punteggiato da crateri “a geometria variabile”, quanto a dimensioni.

Squarci che mettono a repentaglio la sicurezza di automobilisti, motociclisti, ciclisti e finanche pedoni. Salve rare accezioni, limitate ai casi oggettivamente più pericolosi, l’Amministrazione Corradino è corsa ai ripari con “cartelli volanti” che indicano le buche, transenne e coni bianchi e rossi. La manutenzione vera e propria, invece, è stata solo annunciata nel corso dell’ultimo Consiglio comunale.

Nemmeno a farlo apposta, i cantieri, con tutta probabilità, saranno aperti a poche lune dalle amministrative in programma l’8 e 9 giugno prossimi. Un tempismo perfetto, che tira la volta alla chiusura della campagna elettorale…

Nella loro interrogazione, i consiglieri dem sottolineano come “dovrebbe essere normale che nei giorni immediatamente successivi alla creazione delle buche, il Comune provveda a tapparle introducendo del bitume freddo in ogni fessura, sigillando così il difetto e proteggendo il manto stradale dall’infiltrazione dell’acqua. Ma fino ad oggi sulle strade cittadine non si è visto nessuno e le buche rimangono”.

Quindi, la madre di tutte le domande. Rivolta al sindaco Claudio Corradino e all’assessore competente, ovvero Davide Eugenio Zappalà, che ha le deleghe ai Lavori Pubblici e anche a Strade e Manutenzioni: “Come mai non si è fatta una corretta manutenzione nei passati quattro anni in modo da evitare questi fenomeni e si è invece deciso di ricorrere unicamente a fine consiliatura a un piano straordinario di manutenzione delle strade da finanziarsi con l’accensione di un apposito mutuo?”

No, forse forse non sono tutti uguali. Le parole sono sempre tante, i fatti, documentabili, decisamente meno, e spesso i buoni propositi, sbandierati ai quattro venti, si adagiano placidamente sul fondo sconnesso di crateri ricoperti d’acqua piovana…

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