Biella. Spazio LILT, un anno di prevenzione contro il tumore del colon retto

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La lotta ai tumori trova sempre nuove prospettive, soprattutto grazie alla prevenzione e alla
diagnosi precoce. Il Biellese è un’area che gode della presenza di molte opportunità per quel che concerne la salute e di una elevata qualità sia delle prestazioni che dell’assistenza.

Una delle patologie oncologiche più diffuse è il tumore del colon retto: infatti è il secondo
tumore per incidenza nelle donne e il terzo negli uomini. Per la prevenzione e la diagnosi precoce a Spazio LILT è operativo un ambulatorio colonproctologio nel quale un’intera équipe opera con apparecchiature di ultima generazione per la detezione precoce di forme tumorali o pre-cancerose.

“Nel corso di un anno di attività e considerando il periodo compreso tra ottobre 2017 e
settembre 2018, l’attività svolta ha dato davvero risultati importanti – afferma Mauro
Valentini, Presidente di LILT Biella. I dati parlano da soli: i pazienti ai quali è stata effettuata
una colonscopia sono stati 164; i polipi asportati 95; le biopsie effettuate sono state 23; le
diagnosi di tumori del colon 5 e le diagnosi di adenoma con displasia di alto grado sono state
2”.

Per quanto concerne la riduzione dell’incidenza del cancro del colon retto, si sa che esiste
un’elevata probabilità che le formazioni polipose e gli adenomi nell’arco di 7 – 10 anni, si
trasformino in carcinomi. “Per questo motivo i 95 polipi/adenomi asportati rappresentano
un elemento da riferirsi nella riduzione di incidenza, in quanto trattasi di lesioni
precancerose”.

Ma quali sono i punti di forza di questo servizio? “I punti di fora dell’ambulatorio colonproctologico di Spazio LILT sono molti – sottolinea il dott. Valentini. Innanzitutto l’équipe, composta da 4 membri: il gastroenterologo, dott. Sergio Peyre che è la punta di diamante del servizio e tre infermieri altamente specializzati in questo ambito; la qualità della sedazione e la procedura che risulta essere poco o per niente
dolorosa; la facilità di accesso e i tempi di attesa piuttosto brevi. A tutto questo aggiungiamo
che non abbiamo assistito ad alcuna complicanza, pur considerando che il rischio teorico di
complicanza emorragica post polipectomia è di 1 – 2%”.

L’importanza della diagnosi precoce nella lotta contro i tumori rimane quindi fondamentale
e lo è anche per i tumori del colon retto, per i quali la prognosi è strettamente dipendente
dallo stadio di malattia alla diagnosi; è quindi indispensabile individuare la malattia in modo
precoce quando essa è ancora localizzata e limitata alla mucosa o sottomucosa superficiale;
in questi casi, a distanza di 5 anni dal momento della diagnosi, la sopravvivenza raggiunge una percentuale dell’80%; quando la malattia è regionalizzata, cioè raggiunge i linfonodi regionali, la sopravvivenza scende al 70%, e si abbassa in modo importante nel caso di metastasi a distanza.

“Un ringraziamento speciale va alla Chiesa Valdese conclude il presidente di LILT Biella –
che ha sostenuto l’attività dell’ambulatorio nel 2018, ai biellesi che hanno donato e a chi ha
destinato il 5×1000 a LILT Biella. Il 5×1000 non costa nulla e permette di fare grandi cose
per i biellesi: in occasione della dichiarazione dei redditi basta una firma ed indicare il codice
fiscale dell’associazione che si intende beneficiare. Un modo semplice e utile per fare del
bene”.

Comunicato stampa Spazio LILT

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