Biella. Per una postazione internet, alla “Civica” dalle parole si passa alle mani

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Ci sono luoghi che nell’immaginario collettivo sono immediatamente riconducibili al rispetto e al silenzio. Le chiese e i luoghi di culto, senza dubbio, ma, a pensarci bene, anche una biblioteca si avvicina molto a quell’idea di quasi inviolabilità. Posto che per alcuni, a partire da chi scrive, una biblioteca sia assimilabile ad un qualsivoglia luogo di culto, il silenzio della “Civica” di Biella ieri pomeriggio, lunedì 18 marzo, è stato spezzato (udite, udite!) niente meno che da una rissa.

Proprio così, ad un certo punto, da un semplice e banale alterco nato per futili motivi, si è passati alle vie di fatto. È bastata una parola di troppo, o fuori posto, per far cadere quei freni inibitori che già erano sul punto di saltare. Ieri pomeriggio, la discussione è nata per una postazione internet tra un ragazzo e un adulto.

Non dovrebbe succedere, ma succede. A quel punto, è intervenuta la madre in difesa del figlio e le acque non si sono calmate, anzi. Allora ci ha provato anche il compagno della donna, a placare gli animi, ma per tutta risposta si è beccato un cazzotto sui denti. Il labbro ha cominciato a sanguinare e il parapiglia ha rischiato di degenerare ulteriormente.

Ai dipendenti della biblioteca non è rimasto altro da fare che chiedere aiuto alle forze dell’ordine che in breve tempo sono arrivate sul posto con una volante della polizia e hanno iniziato a tranquillizzare la parti. Poi, è arrivato anche il 118, perché c’era un ferito. Lieve, ma pur sempre ferito.

Il resto è ordinaria amministrazione: il capannello di curiosi, gli agenti che procedono all’identificazione delle parti e renderle edotte sulle rispettive facoltà di legge e… di lì a poco è iniziata anche la presentazione, in calendario da tempo, di un libro. Il tutto si è svolto regolarmente e nel silenzio degno di un luogo di culto…

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