Biella. Lo sgambetto del burocrate: beffati i due candidati di Alleanza Verdi e Sinistra esclusi dalla corsa per Palazzo Oropa

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A Biella, ultimamente, succede davvero di tutto un po’… Come se fossimo il ricettacolo delle peggio cose. La vicenda, approdata anche in Parlamento, risale a un paio di giorni fa, quando, a sole 96 ore dall’apertura dei seggi per le elezioni amministrative, due candidati di AVS, Alleanza Verdi e Sinistra, sono spariti, come per magia, dai manifesti elettorali.

Solo così, in maniera del tutto casuale e incidentale, i diretti interessati, e la lista che li ha candidati, sono venuti a conoscenza di un’esclusione che ha, letteralmente, del surreale. Zero comunicazioni ufficiali, nessuna richiesta di integrazione della documentazione depositata.

A Michael Vallese e Marco Vanetti, ultimi due candidati in ordine alfabetico nella lista presentata da AVS, per motivi ancora molto poco chiari, è stato negato il sacrosanto diritto di “elettorato passivo”, così come previsto e tutelato dall’articolo 51 della nostra Costituzione.

In seguito alla richiesta di accesso agli atti effettuata dai rappresentanti di AVS, che ieri pomeriggio, mercoledì 6 giugno, si sono recati all’Ufficio elettorale circondariale per verificare le cause di questa assurda esclusione, è emerso che nel fascicolo della lista sono regolarmente presenti le dichiarazioni di accettazione della candidatura a consigliere comunale per entrambi gli esclusi.

Circostanza dai contorni davvero inquietanti, a cominciare dal fatto che la situazione avrebbe potuto essere sanata “in autotutela”: bastava che il Presidente della Commissione, Michele Basilicata, funzionario della Prefettura di Biella, riammettesse i due candidati. Incidente (errore materiale?) chiuso.

Evidentemente, così non è stato.

Ora, a circa 48 ore dal voto, l’unica via percorribile, senza scomodare il TAR Piemonte (il ricorso costerebbe almeno 2.500 euro), è quella di presentare un esposto alla Procura della Repubblica, nella speranza che almeno la magistratura ordinaria possa fare chiarezza.

L’unica cosa certa, in questo momento, è che sul voto di sabato 8 e domenica 9 giugno prossimi si stendono ombre molto lunghe, a maggior ragione in considerazione del fatto che la coalizione di cui AVS fa parte è quella che sostiene la candidata sindaca Marta Bruschi.

Poche decine di voti potrebbero fare una grandissima differenza a vantaggio (o svantaggio, dipende dai punti di vista) dell’altra coalizione, quella di centrodestra, che da cinque anni a questa parta amministra, in modo quanto meno discutibile, il capoluogo laniero.

Posto che la Prefettura è l’Ufficio del Governo sul territorio, la situazione si fa ancora più grave. Il segnale della mancata riammissione dei due candidati è davvero pessimo, e pericoloso. Viene minata la regolarità della competizione elettore, e messa a repentaglio la validità del voto dei biellesi che decideranno di recarsi alle urne.

La solidarietà ad AVS e ai candidati esclusi è arrivata, soprattutto via social network, solo da esponenti di altre liste della stessa coalizione. Silenzio assordante da parte di tutti gli altri schieramenti in corsa per Palazzo Oropa.

Intanto, secondo gli ultimi rumors, i candidati di AVS e delle altre liste di coalizione starebbero organizzando una manifestazione di protesta davanti alla Prefettura di Biella. Il presidio potrebbe essere attivo già nel tardo pomeriggio di oggi, giovedì 6 giugno, antivigilia dell’apertura dei seggi.

In attesa di sapere chi reggerà le sorti di Palazzo Oropa e della città per il prossimo quinquennio, non è che si parta proprio con il piede giusto. Anzi.

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