Nell’ultima seduta la giunta comunale ha approvato un nuovo piano per l’utilizzo di metodi innovativi per la gestione e valorizzazione del verde urbano e dei servizi ecosistemici. Di cosa si tratta? In parole povere, di passare da verde urbano concepito con una semplice funzione ornamentale, a verde urbano con una precisa e quantificabile funzione ecosistemica.
Per ridurre gli effetti dei cambiamenti climatici, le città dovrebbero trovare strategie di adattamento. Bolzano (Alto Adige) e Lugano (Ticino) stanno esplorando insieme il contributo che possono dare gli spazi verdi pubblici, specie gli arbusti, e i sistemi di gestione innovativi. Le loro prime esperienze hanno portato alla realizzazione di un censimento dettagliato degli spazi verdi pubblici attraverso il progetto “VerdeVale”.
In questo modo sono state studiate le sei specie di arbusti più comuni, con tre specie presenti in entrambe le città. Lo studio riassume i benefici degli arbusti per le persone e li classifica per i seguenti servizi: assorbimento di CO2 e del particolato dall’aria, traspirazione delle foglie e quindi raffreddamento delle temperature negli spazi pubblici.
Nella scelta delle specie da impiantare nelle aree verdi dovranno essere privilegiate le specie autoctone, nel rispetto dei vincoli urbanistici e paesaggistici vigenti. Non solo, ma occorrerà tenere presente i benefici conseguenti in termini di resistenza ad agenti inquinanti, a malattie, di riduzione del rumore e di rusticità.
«Con questa delibera – spiega Barbara Greggio, assessore al Turismo e Montagna – vogliamo che in caso di nuove piantumazioni dai cittadini, fino ai centri commerciali, tutti stiano attenti a queste specie in grado di migliorare la qualità dell’aria. È una prima misura utile a migliorare la qualità della vita dei nostri cittadini, che fortunatamente vanno incontro a dei rischi solo nella stagione estiva e nei periodi di siccità. In vista degli effetti dei cambiamenti climatici è opportuno agire subito».
«Inoltre – continua Greggio –, questo intervento ha anche l’obiettivo di rendere il Biellese sostenibile e attraente dal punto di vista ambientale, migliorando, allo stesso tempo, la competitività delle imprese che operano nel territorio. Ciò ci renderà maggiormente competitivi per attrarre nuovi residenti che ora vivono in aree metropolitane. Dopo l’acqua più leggera d’Europa potremo anche avere l’aria più pulita. Essere rientrati nel novero delle Città Alpine ci ha permesso di avere accesso ai dati scientifici prodotti dalle Università ed essere attivi protagonisti nella lotta al cambiamento climatico. Proprio il riconoscimento di “Biella Città Alpina” rappresenta un’altra opportunità per valorizzare il nostro territorio montano ed urbanizzato e di entrare in una rete di know-how di buone prassi per quanto riguarda la sostenibilità ambientale del territorio».
Comunicato stampa Città di Biella