Biella. Inseguimento a sirene spiegate su via Milano, tre denunce contro un 33enne “terribile”

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Parlare di inseguimento da film sulle strade di Chiavazza fa quantomeno sorridere. Quindi, abbassando un po’ il tiro, possiamo raccontare di un inseguimento a sirene spiegate tra via Milano, strada Regione Croce e corso Lago maggiore, dove il fuggitivo è stato finalmente “assicurato alla giustizia”.

Ieri sera, mercoledì 20 febbraio, intorno alle 20, una pattuglia della polizia stava eseguendo un normale posto di controllo lungo via Milano, a Chiavazza, appunto. Alla vista degli agenti, un uomo a bordo di uno scooter ha immediatamente svoltato su strada Regione Croce. Insospettiti, gli uomini della questura hanno iniziato l’inseguimento, intimando a F.C. più di una volta l’alt. Ma il 33enne residente a Biella non si è curato delle indicazioni ricevute e ha continuato a persistere nel tentativo di fuga.

Su corso Lago Maggiore l’epilogo. L’uomo è stato finalmente bloccato, e subito gli agenti hanno notato il suo stato di alterazione psicofisica. Dai controlli in banca dati è emerso che ha dei precedenti penali per reati contro il patrimonio. I test alcolemici non hanno evidenziato nulla di anormale, la percentuale di alcol nel sangue, dopo la seconda prova, era di 0.5%, quindi nei limiti di legge. A quel punto, però, gli è stato chiesto di effettuare anche il prelievo del sangue per accertare la positività (o meno) alle sostanze stupefacenti.

Dal rifiuto del 33enne terribile e dalle precedenti perquisizioni, personale e del veicolo, sono scaturite ben tre denunce: una per resistenza a pubblico ufficiale, a causa della fuga; una per possesso ingiustificato di chiavi alterate e grimaldelli, poiché sotto la sella nascondeva un cacciavite da 9 cm della cui presenza non è riuscito a fornire una spiegazione plausibile, e una per rifiuto di accertamento sullo stato di alterazione fisica per uso di sostanze stupefacenti.

Non finisce qui. Contro F.C. sono state elevate anche delle sanzioni amministrative poiché lo scooter era senza assicurazione, lui era sprovvisto di patente e il mezzo aveva una targa diversa da quella registrata sul libretto di circolazione. All’una di stanotte l’intervento della volante veniva dichiarato concluso.

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