Biella. “Il Giardino di Angelo” avrà una nuova casa: da via Carso al Parco della Rovere

0

Era nato con l’intento di creare un’area dedicata al tempo libero per i biellesi proprietari di cani e amanti degli animali in genere. Un amore che implica il rispetto delle fragilità, anche. Da alcuni giorni “Il Giardino di Angelo” è salito agli onori delle cronache, poiché sito in via Carso, esattamente dove per volere della giunta Corradino dovrebbe sorgere il nuovo supermercato Aldi che tante polemiche ha suscitato sui media locali come sui social network.

Ebbene l’area di sgambamento per gli amici a quattro zampe è stata oggetto di apposita conferenza stampa, questa mattina, a Palazzo Oropa. «Non siamo stati sfratti – precisa Alberto Scicolone, presidente dell’Associazione Legami di Cuoresemplicemente l’area verde verrà spostata, e ingrandita, all’interno del Parco della Rovere, dove verranno attivati percorsi e progetti di welfare generativo che in via Carso, proprio per motivi di spazio limitato, non era possibile prevedere. Per noi al primo posto vengono gli interessi degli animali, nella consapevolezza che dietro di loro ci sono delle persone, delle famiglie».

Il dato di fatto, quindi, è che a poco più di un anno dalla sua apertura, Il Girdino di Angelo sarà “costretto” (le virgolette non sono casuali) a trasferirsi altrove, ma con l’idea, appunto, di una reformatio in melius e, cosa fondamentale per evitare qualsivoglia disagio ai pelosetti e ai loro proprietari, senza alcuna soluzione di continuità.

Quando Scicolone usava la perifrasi “welfare generativo”, in soldoni, intendeva una progettualità intergenerazionale dedicata alla nuova area, che oltre a comprendere il solito spazio, cosiddetto di sgambatura per gli amici a quattro zampe (anzi, nella nuova collocazione ce ne sarà più di uno, perché anche tra i cani esistono quelli socievoli e quelli meno), diventerà luogo di aggregazione per gli anziani ma anche orto didattico per le scolaresche.

In collaborazione con l’Unione Italiana dei Ciechi e Ipovedenti, saranno attivati percorsi sensoriali per fare in modo che adulti e bambini possano riscoprire i sensi differenti dalla vista, che nella civiltà dell’immagine e della comunicazione social la fa da padrona.

«Per noi – ha affermato il presidente regionale dell’UICI, Adriano Gilbertiil cane non è una semplice compagnia, ma è vitale. Quindi abbiamo sposato fin da subito l’idea di creare un percorso legato ai cinque sensi all’interno di un’area che ospiterà i quattro zampe. Un percorso multisensoriale è utile per tutti, adulti e bambini».

Scicolone, a proposito di bambini, raccoglie l’assist di Gilberti: «Il Giardino di Angelo rappresenta la fragilità, a cominciare ovviamente da quella degli animali. Un bambino che impari ad accettare e rispettare le fragilità di un animale sarà un adulto attento a tutte le differenti forme di fragilità».

Ad occuparsi della progettazione della nuova area ci sta pensando, “in assoluta gratuità”, ha sottolineato il presidente dell’Associazione Legami di cuore, l’architetto Emilio Giachino.

Infine, un’ultima precisazione rispetto alle polemiche innescate dalla ventilata necessità di tagliare gli alberi che insistono attualmente su quel tratto di via Carso: «Gli alberi sono come le persone, una volta piantati hanno bisogno di cure. Oggi quegli alberi sono abbandonati a se stessi», ha concluso Alberto Scicolone.

Sul fatto che siano abbandonati, nulla quaestio. Mentre – concedetecelo – sul fatto che il loro stato di abbandono ne “giustifichi” in qualche modo l’abbattimento d’ufficio facciamo un po’ fatica a seguire il ragionamento.

Ultimissima annotazione: al momento, non sono note le tempistiche dello spostamento del Giardino di Angelo da via Carso a viale Macallè: «Su queste cose ho imparato a non sbilanciarmi», ha chiosato l’assessore ai Parchi e Giardini, Davide Zappalà.

Condividi:

Commenti chiusi