Biella. Crisi di giunta: anche Luca Rossetto, attuale presidente Seab, risponde elegantemente picche a Delmastro, Corradino & C.

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Devono essere ormai sull’orlo di una crisi di nervi (o sulla soglia della disperazione più nera), quelli del centrodestra biellese. Nella consapevolezza che le porte dei “repartini” psichiatrici sono sempre aperte, e al netto di una crisi di giunta che dura dalla bellezza di quasi quattro (QUATTRO!) mesi, sono riusciti a raggranellare solo rifiuti e metaforici schiaffi in faccia dai candidati che hanno tentato, invano, di coinvolgere nelle loro trame.

La giunta Corradino resta zoppa.

Evidentemente nessuno se la sente di puntellare l’Amministrazione più scalcagnata del Paese, almeno tra i capoluoghi di provincia. Tanto che, secondo i soliti ben informati, da Fratelli d’Italia, passando per Lega e Forza Italia (che recentemente ha “fagocitato” due “civici” eletti a sostegno di Re Claudio, per la regia di Roberto Pella da Valdengo) stanno addirittura imparando a porgere, cristianamente, l’altra guancia.

Nemmeno “i grandi” pupari che siedono sugli scranni romani sembrano in grado di districare l’intricatissima matassa. Telefonate, abboccamenti, ammiccamenti, promesse e messaggini d’amore, fino ad ora, non hanno sortito il benché minimo effetto. Intanto, il toto-assessori sta raggiungendo jackpot da capogiro e la frase che va per la maggiore tra le personalità biellesi di quell’area politica tirate in ballo come papabili neo assessori all’estumulazione è: “Non ci sono le condizioni per lavorare…”

Un po’ come dire: “Gente, qui non c’è trippa per gatti, arrangiatevi”.

Come al solito, Corradino regnante, bene ma non benissimo. Anzi, molto male!

Perché la città di Biella, già da prima della suddetta crisi, sguazza come non mai in una pericolosa melma politico-amministrativa, putrida, mefitica, foriera solo di altre sciagure. Proprio quando ci sarebbe da essere presenti a se stessi e alla collettività per non lasciarsi passare sotto il naso altri soldi del PNRR senza nemmeno accorgersene.

Bello guardare gli altri che mangiano e non poterlo fare, neh? Questa vena masochistica non l’avremmo mai immaginata, eppure…

Dalla Capitale, o dal suo studio di Via delle Rose 2, quel furbacchione di Andrea Delmastro, qualche giorno fa, sulle colonne del giornale amico, è riuscito addirittura a tirare fuori un nome “esterno”, come l’appoggio che dalle dimissioni di Davide Eugenio Zappalà Fratelli d’Italia garantisce all’esecutivo cittadino.

Una sorta di “operazione simpatia”, quella di Delmastro, che con la mano sinistra (incredibilmente ce l’ha ancora regolarmente attaccata a quel polso!) fa finta di aprirsi ad un manager biellese come Luca Rossetto, attuale presidente di Seab spa, che notoriamente fa capo a tutt’altra area politica, e con la destra, la mano forte, cerca di bendare gli occhi a un elettorato che politicamente lunedì scorso, dopo i ballottaggi, ha dovuto buttare giù diversi bocconi amari scorrendo gli esiti delle Amministrative in giro per l’Italia.

Ebbene, Rossetto, con la consueta eleganza e aplomb che lo contraddistinguono, ha ringraziato e si è sfilato. Nella tarda mattinata di ieri, un breve testo inviato alle redazioni dei media locali ha reso noto l’ennesimo “gran rifiuto”.

“In relazione alle notizie di stampa sull’ipotesi di un mio coinvolgimento nell’amministrazione del Comune di Biella – ha scritto di suo pugno Luca Rossetto, comunico che, oltre alla presidenza di una società sportiva, il mio impegno per il territorio, assunto a suo tempo esclusivamente per spirito di servizio, consiste nel risanamento di Seab spa sino all’omologazione del concordato in continuità, quindi presumibilmente sino a marzo-aprile 2022. Anche dopo quella data, i miei progetti e impegni professionali non mi consentiranno di occupare ruoli nell’amministrazione. Ringrazio coloro che hanno visto nella mia persona un potenziale elemento utile al rilancio cittadino, sicuro che tutti noi biellesi sapremo trovare nelle nostre qualità di sempre, lavoro, impegno e competenza, le basi per la ripartenza del nostro territorio”.

Ecco, un altro nome “bruciato”, un altro profilo importante che ringrazia e saluta. Anche Batman, per bocca di Superman, ha fatto sapere di avere altri progetti per l’immediato futuro. “Biella capitale del crimine” ha bisogno di lui sulle strade, non a Palazzo Oropa…

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