Biella. Coppia di costituzionalisti cinquantenni (due imbecilli!) che all’Aldi non vuole indossare la mascherina: sanzionati, ovviamente

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Finalmente da lunedì prossimo 28 giugno salta l’obbligo di indossare la mascherina all’aperto. Non al chiuso, però, né in altre situazioni in cui ci sia il rischio di assembramenti o di ridurre eccessivamente le distanze tra persone (come ad esempio quando si è all’aperto ma in coda per entrare alle poste o in banca).

Nulla di particolarmente difficile da comprendere, anzi. Concetti non solo intuitivi, ma di un’evidenza talmente apodittica da non ammettere prova contraria. Ergo, a prova di imbecilli.

E dire che a Biella, nei giorni scorsi, una coppia di deficienti (scelga il lettore se prediligere l’etimologia latina del termine o meno, noi propendiamo per la seconda) è riuscita a farsi multare perché aveva addirittura la pretesa di entrare al supermercato Aldi di via Carso senza mascherina.

Ripresi da un addetto alla sorveglianza, il 54enne e la consorte (o compagna, non è dato saperlo) 52enne hanno ingaggiato una concitata discussione con la persona che li aveva semplicemente richiamati al rispetto delle regole in vigore.

Ma non c’è stato verso, i due idioti, brandendo l’articolo 32 della Costituzione italiana (il secondo comma, nello specifico) a loro uso e consumo pretendevano di avere ragione a tutti i costi e di accedere, quindi, liberamente alle corsie. L’aspetto più avvilente di questa vicenda grottesca è sempre legato all’ignoranza.

Perché, evidentemente, i due protagonisti di questo disdicevole siparietto non erano dei “semplici” sociopatici, né dei migranti che non comprendono appieno la lingua, né degli analfabeti funzionali. Ovvero quei soggetti che, per definizione, sono incapaci di usare le abilità di lettura, scrittura e calcolo nelle situazioni della vita quotidiana.

Questi erano solo due imbecilli, fatti e finiti. Due di quelli che pensano di poterti insegnare diritto costituzionale perché hanno sentito da qualcuno più imbecille di loro che l’articolo 32 della Legge Fondamentale li protegge da chiunque voglia loro imporre l’uso della mascherina.

È, in buona sostanza, il più classico esempio di tuttologia applicata, o di laurea all’università della vita.

Gente che non sa niente, ma che ha la pretesa di avere ragione per il solo fatto di aver biascicato e violentato l’articolo 32, comma 2, della Carta costituzionale. Che recita: “Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge”.

Gente che crede di poter “leggere” la Costituzione un articolo alla volta, come se ognuno di questi facesse storia a sé, compartimento stagno. Non sapendo (o facendo finta di non sapere?), invece, che l’impianto dev’essere conosciuto nel suo insieme (si veda anche il secondo comma dell’articolo 13, ad esempio).

Si potrà opporre che, in definitiva, sono solo due sciocchi. Sicuro? E quand’anche fosse così, due a Biella, più altrettanti in ogni città sopra i 40mila abitanti, diventano tanti. Una iattura. Il nostro ragionamento è puramente “scolastico”, ma proviamo a pensarci…

Meglio fare la spesa con la mascherina, e poche balle. Chissà se i due imbecilli hanno poi fatto provviste, dopo aver opportunamente indossato la mascherina, o si sono accontentati del verbale gentilmente omaggiato dalle forze dell’ordine.

Una cosa è certa, non ci macereremo in questo dilemma!

 

 

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