Biella. Cerca di vendere un camper seminuovo su internet e viene truffato, 50mila euro in fumo

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“Est modus in rebus”, si diceva un tempo in latino. “C’è un limite a tutto”, traduciamo. La cronaca ci racconta che, a volte, la buona fede sconfina purtroppo nella bonomia. Così succede che per chi in buona fede non è, anzi, il gioco sia ancora più facile, e “gustoso” verrebbe da aggiungere. Da fregarsi le mani. Quando poi c’è di mezzo internet, bisognerebbe davvero decuplicare il coefficiente di attenzione prima di apporre una firma o di fare un bonifico. Ne parliamo quasi tutti i giorni. E un giornale cosa può fare, se non questo? Informare, mettere in guardia… Poi, il resto lo deve fare il lettore/cittadino.

Veniamo ai fatti. Nei giorni scorsi un uomo del 1961 residente nel Biellese decide di mettere in vendita il suo camper seminuovo, superaccessoriato, per una cifra intorno ai 50mila euro. Lo fa sul solito sito, subito.it, con tanto di foto e accuratissime descrizioni del mezzo, che ha solo un anno di vita. Dopo un paio di giorni viene contattato da una persona interessata: i due si incontrano per visionare il camper e per accordarsi definitivamente sul prezzo di vendita e si recano in un’agenzia di pratiche auto dove viene perfezionato il passaggio di proprietà, senza che il venditore abbia ancora ricevuto dall’acquirente un solo euro…

Il pagamento del mezzo sarebbe dovuto avvenire attraverso un bonifico bancario nella mattinata stessa. Poi, concordemente, le parti decidono di rinviare al lunedì successivo, perché c’è di mezzo il weekend e un presunto “problema di valuta” sollevato dal compratore, ma ovviamente la transazione bancaria non viene mai eseguita. A quel punto, il venditore cerca di rimettersi in contatto con l’acquirente che, come da copione, fa perdere le sue tracce e la vittima della truffa si rivolge ai carabinieri per formalizzare la denuncia. Le indagini dei militari dell’Arma hanno portato a rintracciare il titolare della scheda telefonica, un incensurato residente in Lombardia, che però potrebbe essere un semplice prestanome. È stato emesso anche un decreto di sequestro del mezzo in base al numero di targa e di telaio nella speranza che il camper non sia già stato trasferito in qualche paese extraUE.

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