Biella. Al Liceo “Avogadro” è tempo di ErasMove: il racconto di due studentesse biellesi partite alla volta di Spagna e Germania

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Il progetto internazionale “Erasmus Plus” denominato ErasMove, di cui il Liceo “Avogadro” è capofila, coinvolge in rete un pool di scuole di tutta Italia: il Convitto Nazionale Canopoleno di Sassari, l’Istituto Statale Superiore “Giovanni da Castiglione” di Castiglion Fiorentino in provincia di Arezzo, il Liceo Scientifico Statale “Galileo Galilei” di Palermo e il Polo Liceale “Luigi Illuminati” di Atri in provincia di Teramo, con la collaborazione degli sportelli di Europe Direct di Torino, appartenenti alla rete dei Centri ufficiali di informazione dell’Unione Europea.

Il progetto si svilupperà nel corso di ben sette anni e si giova di specifici finanziamenti europei. Mira a garantire formazione ai docenti e mobilità internazionale agli studenti. Alla fine di aprile una delegazione di docenti dell’Avogadro si è recata a Palermo per una sessione di lavoro. Nel frattempo hanno avuto inizio le esperienze di scambio per i primi studenti del Liceo: Anita Bonino, della classe 4A del Corso Scienze Umane e Andrea Prario della classe 4F del Corso Scientifico stanno frequentando la scuola rispettivamente in Spagna e in Germania. Ecco le loro testimonianze.

Anita Bonino da El Tiemblo, Spagna: «Sono qui solo da due settimane, ma mi sembra di aver passato gran parte della mia vita qui. Il clima, l’ambiente che si crea tra la gente è molto accogliente, molto caldo… Tutti sono pronti a conoscerti, a non perdere un secondo prima di chiederti, senza pregiudizi, qualcosa che vogliono sapere su di te. Ho lasciato la mia famiglia in Italia per due mesi, e sono venuta qui, in Spagna a El Tiemblo, in una nuova famiglia che ora è la mia seconda casa. Ho passato giornate intere a visitare Madrid, Avìla, e molti luoghi in cui ho lasciato un pezzo di cuore. La Spagna si distingue molto dall’Italia, la cultura è completamente diversa, le abitudini, di conseguenza, anche. Ho notato una differenza molto evidente nel mondo dell’istruzione. Devo dire che però non mi dispiace aver cambiato sistema scolastico, la scuola qui non è un ambiente duro e rigido, anzi ti permette di coltivare le tue passioni: sono riuscita infatti a scegliere lezioni di anatomia, biologia, chimica e fisica. Non sono l’unica studentessa italiana qui; a vivere con me quest’esperienza ci sono altre tre ragazze, con le quali stiamo affrontando ogni giorno insieme, superiamo ostacoli e difficoltà insieme, conoscendoci sempre meglio. Sono partita non sapendo nulla di lingua spagnola, ma in sole due settimane riesco a costruire già alcune frasi di senso compiuto e per dirla tutta capisco la maggior parte dei discorsi, anche perché i suoni non non sono molto diversi dall’italiano. Le giornate passano in fretta: apro gli occhi la mattina, osservo molte cose nuove e arriva il momento di richiuderli, fino alla mattina successiva in cui potrò avere la fortuna di vedere altri paesaggi mai visti. Spero di avere opportunità di parlarvi di più di questa calorosa Spagna in cui vivo, anche se le parole non bastano, bisogna toccare con mano questa realtà. Vorrei ringraziare tutte le persone che mi stanno appoggiando, dalla mia famiglia ai professori che non perdono un attimo per chiedermi come sto. Vorrei dirvi che tutto ciò che sto vivendo sarà per sempre nel mio cuore, che quando tornerò non sarò più la vecchia Anita, ma una nuova Anita pronta ad affrontare tutti i venti sfavorevoli che incontrerò in un modo diverso. Concludo con una frase che mi ha colpito nel profondo: “Il mondo è un libro, e chi non viaggia ne legge solo una pagina” (Agostino d’Ippona)».

Andrea Prario da Güstrow, Germania: «Penso che il progetto ErasMove sia, oltre ad una grande opportunità, anche una bellissima esperienza. Permette di ampliare la propria cultura sperimentando tradizioni diverse da quelle che conosciamo e alle quali siamo abituati. In queste poche settimane in Germania sono riuscita ad imparare un po’ la lingua, ho visitato alcune città nei dintorni di Güstrow ma anche scoperto qualcosa in più sulle usanze tedesche, ad esempio come festeggiano la Pasqua. In ambito scolastico ho potuto confrontare come l’organizzazione sia diversa, ad esempio la giornata scolastica è composta da tre blocchi di lezione della durata di 90 minuti e fra una lezione e l’altra è prevista una pausa di 20 minuti. Tre giorni a settimana gli studenti sono tenuti ad eseguire un tampone rapido prima di iniziare la prima lezione e in ogni aula c’è un apparecchio che misura la qualità dell’aria e segnala quando aprire le finestre per farla circolare. Ad essere onesta, di partire per la Germania ero leggermente spaventata perché non sapevo bene cosa aspettarmi, ma una volta arrivata e dopo essermi ambientata sono molto felice di aver deciso di fare questa esperienza che mi permette di sperimentare cose nuove che non avevo mai fatto prima d’ora. Una cosa che ho sviluppato stando qui, e che forse prima davo per scontato, è la capacità di adattarmi al cambiamento. Infatti, una volta arrivata a Güstrow mi sono dovuta confrontare con un sistema scolastico e con abitudini diverse, ma sono felice di poter dire di essermi adattata molto velocemente e facilmente. Qui, insomma, sta andando tutto bene, ho avuto modo di approfondire un po’ la lingua tedesca. Questa settimana ho anche fatto un test di tedesco sulle cose basilari che abbiamo affrontato fino ad ora e ho avuto ottimi risultati».

c.s.

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