Atap. Bilancio 2018 in pareggio e accantonamenti, Chiola lascia col sorriso: “Strada spianata per chi ci succederà”

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Si chiude col sorriso il mandato del presidente di Atap, Rinaldo Chiola, e del suo CdA. Nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta oggi pomeriggio proprio nella sede dell’azienda, il presidente uscente è entrato subito in medias res«Quando siamo partiti sembrava un miraggio la notizia che stiamo per darvi oggi: Atap chiude il bilancio 2018 in pareggio e anche con qualche piccolo accantonamento per il futuro. Solo un anno fa, il direttore dell’azienda ci prospettò una situazione molto poco rosea. Ma negli ultimi 3-4 mesi siamo stati a Torino, in Regione, qualcosa come 19 volte e proprio dalla Regione, grazie al consigliere Barazzotto, abbiamo avuto l’aiuto più grande. Ci tengo in questa sede a ringraziare anche l’ex presidente della provincia di Biella, Emanuele Ramella Pralungo per aver lanciato la pietra nello stagno sollevando il problema delle criticità legate al futuro di Atap”.

Correva il 2013 quando i fondi destinati al TPL, il Trasporto Pubblico Locale, furono drasticamente tagliati penalizzando l’azienda e l’utenza a cusa della conseguente diminuzione del chilometraggio. Negli ultimi mesi, però, le trasferte a Torino del presidente Chiola hanno portato nelle casse della partecipata, per il tramite dell’Agenzia Regionale alla Mobilità, qualcosa come 768mila euro a titolo di “risarcimento” per minori compesanzioni. Come dire, ossigeno allo stato puro.

Ma non è tutto rose e fiori, ammoniscono i membri del CdA. Non ci si può distrarre né sedere sugli allori, perché il conto economico resta il tallone d’achille e navigare a vista in acque “poco chete” può essere molto pericoloso. Urge una seria programmazione, anche in previsione del prossimo piano triennale.

«Abbiamo attraversato momenti difficili – ha sottolineto Chiola – ma oggi lasciamo una dote e una strada spianata a chi prenderà il nostro posto. C’è stato, ad esempio, un lungo braccio di ferro con i nostri dipendenti, ma poi ci siamo accorti che i lavoratori devono stare dalla parte del CdA, non contro, e siamo riuscita ad avviare anche una sperimentazione per il welfare aziendale. Senza contare che l’azienda è tornata ad assumere…”

Non solo, l’amministrazione uscente si è già confrontata con il Comune di Biella su idee che non sono solo suggestioni e sono legate, per esempio, all’anello urbano, che potrebbe essere implementato con un controanello, in modo da dimezzera i tempi di attesa e di percorrenza per gli utenti che scelgono di spostarsi in città solo con l’autobus.

Era presente anche il già citato assessore regionale Vittorio Barazzotto che ha celebrato il risultato di Atap come “un successo di tutti i biellesi. Nel 2014 lo stato in cui versava il TPL, anche a livello regionale, era fallimentare e Biella rischiava di essere cannibalizzata. Oltre agli indubbi meriti di questo CdA, voglio sottolineare i grandi meriti dei lavoratori che si sono dimostrati disponibili a sacrifici non scontati. I soldi che sono arrivati ad Atap da Torino sono arrivati non a caso, ma per meriti acquisiti: oggi l’azienda biellese è presa a modello dalla Regione. E sono felice di poter dire che ogni tanto è giusto anche andare orgogliosi di ciò che facciamo in questo territorio”.

“Il potenziale più grande di questa azienda è costituito dal capitale umano – ha spiegato Marco Molino -. Dal mio punto di vista posso solo dire di aver fatto un’esperienza positiva sotto tutti i punti di vista a cominciare da quello umano”. Da uomo di numeri, ha continuato: “L’azienda è stata molto ben capitalizzata già prima del nostro arrivo, ma il conto economico non è sufficiente a garantire il pareggio di bilancio. L’azienda è sana, ha dei validi fondamentali ma bisogna puntare di più sia sulla parte commerciale che sulle compensazioni perché non è possibile pensare ad altre forme di ottimizzazione. Il gap da colmare resta sempre intorno al milione e duecento mila euro”. In questo senso, anche il fatto che nel 2018 la gestione della Funicolare di Biella sia passata al Comune non ha aiutato Atap, dal momento che l’azienda ha dovuto compensare i circa 100mila euro di mancati guadagni.

 

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