Assemblea degli azionisti Seab SpA. Fumata bianca, è Luca Rossetto il nuovo presidente del CdA

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Competenza, nervi saldi e tanto, tanto pragmatismo per uscire dalle secche della crisi societaria. In soldoni è questa la ricetta, impostata sotto forma di decalogo, che Luca Rossetto, neo presidente del CdA di Seab, aveva proposto agli azionisti, cioè ai sindaci dei 74 comuni biellesi, un paio di settimane fa.

Toni e modi spartani, non c’è dubbio, da vero condottiero, che hanno però fatto storcere il naso a diverse amministrazioni del territorio, tanto da far temere che il conferimento dell’incarico al nuovo CdA potesse ancora slittare. Al contrario, oggi pomeriggio, lunedì 20 luglio, fumata bianca. L’assemblea dei soci Seab, oltre ad approvare il bilancio 2019, ha nominato il nuovo “esecutivo”, che vede proprio in Luca Rossetto il primus inter pares.

D’altra parte, c’è anche da sottolineare come non ci fossero alternative concrete e percorribili rispetto alle candidature emerse, tutti nomi già noti. Il mandato conferito al nuovo CdA è stato preceduto da una mediazione emersa chiaramente nel corso dell’incontro odierno. Non una cambiale in bianco tra le mani del neo presidente, quanto piuttosto una fiducia condizionata ai risultati, revocabile anche in itinere.

In buona sostanza, il concetto è compendiabile come segue: nessuna riserva sulle persone, ma urge portare a casa i risultati. Diversamente, nessuno è indispensabile.

Peraltro, nell’osservanza delle normative vigenti, erano due le liste candidate: la prima, proposta dal Comune di Biella annoverava Luca Rossetto, Elena Bodo e Luca Zani. La seconda, sostenuta dal Comune di Vigliano Biellese, presentava Delia Frigatti e Andrea Basso.

I candidati sono stati nominati tutti e cinque, in virtù della scelta operata dai soci/azionisti nel senso di ampliare il CdA portandolo appunto da tre a cinque componenti.

Quella di oggi è stata ufficialmente l’ultima assemblea presieduta dal presidente uscente, Claudio Marampon, che, salutando, ha ricordato come Seab «è sana, ha una buona redditività che la rende preda di un mercato che è decisamente interessato alla gestione della raccolta rifiuti. Le difficoltà sono riconducibili ad una carenza di liquidità da ricercare in una distorta lettura delle regole Tarip. Auspico una rinnovata condivisione e partecipazione da parte dei Comuni/Azionisti affinché trovino compimento i correttivi che porrebbero fine alle sofferenze finanziarie. Come ognuno di noi, anch’io in questi anni, ho fatto una piccola lista del buono e del cattivo. Per meglio dire: dell’utile e dell’inutile. Ci sono eventi ed episodi che, da domani ricorderò meno volentieri, ed altri che “dopo” mi saranno più preziosi e li ricorderò con piacere inserendoli tra ciò che, nella mia vita, è valso la pena vivere. Così come per le persone che è stato un bene incontrare, perché hanno dimostrato competenza, concretezza, positività, attaccamento al lavoro. In una parola sola: serietà».

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