ASLBI. Al “Degli Infermi” è disponibile una nuova tecnica chirurgica contro l’ipertensione arteriosa

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Oggi all’ospedale di Biella è disponibile una possibilità terapeutica in più per trattare l’ipertensione arteriosa, in particolare quella resistente, ossia che non risponde adeguatamente ai trattamenti farmacologici.

Si tratta di un intervento eseguibile presso la sala di Emodinamica e consiste in un’ablazione dell’innervazione simpatica renale: il primo è stato eseguito a Biella pochi giorni fa dall’équipe della Struttura Complessa di Cardiologia diretta dal dottor Andrea Rognoni.

In tutto sono 6 gli interventi di questo tipo effettuati finora in Piemonte. Biella diventa così il secondo centro del Quadrante Nord Orientale a mettere in pratica questa tecnica chirurgica.

I pazienti che trovano indicazione per questa tipologia di intervento sono quelli che, anche assumendo più farmaci per tenere sotto controllo i livelli pressori, non rispondono alle altre terapie disponibili e rappresentano circa il 10-15% dei soggetti affetti da ipertensione.

La tecnica va ad agire sul legame tra i nervi renali del Sistema Nervoso Simpatico (SNS) e la pressione sanguigna e consiste in un’ablazione: si inserisce un catetere che dall’arteria femorale arriva fino alle arterie renali; una volta che il dispositivo giunge a destinazione, dal catetere viene erogata energia a radiofrequenza a bassa potenza, finalizzata a disattivare le terminazioni del nervo simpatico, senza ledere il vaso.

La denervazione renale consiste quindi nel disattivare in modo selettivo parte delle terminazioni nervose che decorrono lungo le pareti esterne delle arterie renali, determinando una duratura riduzione della pressione sanguigna.

Il paziente viene sottoposto ad anestesia locale e può essere dimesso dopo un paio di giorni. Viene poi sottoposto ad un follow-up a tre e a sei mesi e già dopo il primo controllo si possono già riscontrare i benefici prodotti dal trattamento.

Alla procedura eseguita nei giorni scorsi dagli emodinamisti della Cardiologia in collaborazione con l’équipe di Chirurgia Vascolare è stata sottoposta una paziente settantenne, in cura per altre patologie nel reparto diretto dal dottor Enzo Forliti che l’ha indirizzata a questo tipo di intervento e che ora è già tornata a casa. L’indicazione per questi trattamenti deve essere infatti data da uno specialista.

«Ci tengo a ringraziare tutta l’équipe di Emodinamica che sta dando un apporto determinante allo sviluppo del reparto, che ora ha un organico al completo, giovane e fortemente motivato – ha così commentato il Direttore della SC Cardiologia ASLBI, Andrea Rognoni -. Ringrazio anche i colleghi della Radiologia, gli Anestesisti e tutto il personale sanitario e tecnico che hanno collaborato a questo intervento e il cui apporto è fondamentale. La Cardiologia di Biella ha davanti a sé altri obiettivi importanti: raggiungibili grazie alla professionalità di medici e operatori sanitari con il supporto di investimenti tecnologici che vanno a beneficio innanzitutto della qualità dell’offerta ai cittadini, ma anche in termini di attrattività della struttura ospedaliera nel suo complesso».

c.s.

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