ASL Biella presenta i quattro nuovi medici che hanno preso servizio al “Degli Infermi” di Ponderano

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L’ASLBI presenta i quattro nuovi medici che hanno preso servizio all’Ospedale di Biella nei mesi scorsi, assunti con un contratto a tempo indeterminato, provenienti da Piemonte e Lombardia. In particolare, l’équipe della Struttura Complessa Cardiologia-UTIC (Unità di Terapia Intensiva Cardiologica) dell’ASL biellese si arricchisce con altri due specialisti, che grazie alle rispettive competenze ed esperienze vanno a incrementare ulteriormente l’offerta sia ambulatoriale che chirurgica del reparto, a beneficio dei bisogni di salute della cittadinanza.

Si rinforza inoltre il gruppo di lavoro della Struttura Semplice Dipartimentale Emergenze Psichiatriche ed SPDC (Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura) e della Struttura Complessa Anatomia Patologica. Sono quindi tre le specialità cliniche interessate dall’arrivo di medici che hanno deciso di proseguire presso l’Azienda Sanitaria biellese carriera e percorso professionale.

Altri nuovi specialisti sono in arrivo o sono già in servizio e saranno presentati entro la fine dell’anno.

CARDIOLOGIA-UTIC – dott.ssa Alessia Veia: «Nuove possibilità per i pazienti biellesi con il trattamento dell’ipertensione arteriosa polmonare»

Nata a Domodossola nel 1977, Alessia Veia (foto qui accanto) ha conseguito la laurea in Medicina e Chirurgia nel 2003 presso l’Università degli Studi di Pavia, ateneo dove poi ha ottenuto la specializzazione in Cardiologia nel 2007. Proviene da un’esperienza di undici anni all’Ospedale Maggiore della Carità di Novara, città dove risiede con la famiglia. In precedenza ha lavorato al Policlinico di Monza e all’Ospedale San Biagio di Domodossola, dell’ASL VCO. Da novembre è entrata nell’équipe della Cardiologia-UTIC biellese.

«All’Ospedale di Biella ho trovato un gruppo piuttosto giovane e dinamico, con molti colleghi cardiologi cresciuti a Novara durante il percorso di specializzazione – racconta -. In generale ho trovato una struttura moderna in un contesto piacevole e luminoso, grazie a sole e montagne».

La cardiologa spiega che «nel corso della mia carriera mi sono occupata per molto tempo di Unità Coronarica, gestendo quindi pazienti in urgenza, aspetto che continuerò a seguire a Biella. Altro ambito che ho approfondito in particolar modo è quello del trattamento dell’ipertensione arteriosa polmonare, un percorso che con la Direzione della Struttura vorremmo predisporre anche all’ASLBI per incrementare l’offerta ai pazienti biellesi. Si tratta di una patologia rara, ma presente anche nel territorio. Tempo libero? Adoro viaggiare e mi piace lavorare a maglia».

CARDIOLOGIA-UTIC – dott. Rocco Gioscia: «Sono propenso alla cardiologia interventistica, ambito in cui il reparto sta particolarmente crescendo»

Di origine lucana, classe 1990, Rocco Gioscia (foto accanto) è entrato a far parte in pianta stabile dell’équipe della Cardiologia-UTIC biellese nei mesi scorsi. Laureato in Medicina e Chirurgia all’Università degli Studi di Pisa, ha poi conseguito la specializzazione in Malattie dell’Apparato Cardiovascolare all’Università del Piemonte Orientale nel 2021. Durante il proprio percorso di formazione, il cardiologo ha svolto tirocinio presso l’Ospedale Maggiore della Carità di Novara, oltre che in Emodinamica all’Ospedale San Luca di Lucca (sede formativa dell’Università degli Studi di Pisa).

«All’Ospedale di Biella e in particolare nell’équipe di Cardiologia ho trovato un ambiente stimolante, formato da professionisti giovani, coi quali potersi confrontare in determinati momenti dell’attività, e altri più esperti con i quali affrontare le decisioni nelle casistiche più articolate – afferma Gioscia -. Sicuramente quella biellese è una struttura tecnologicamente all’avanguardia e in cui è presente una proficua relazione multidisciplinare con i colleghi di altre specialità, in grado di supportare la presa in carico e il trattamento di pazienti sempre maggiormente complessi».

«Durante gli studi mi sono orientato alla cardiologia essendomi accorto di essere attirato dall’ambito dell’apparato cardiovascolare, ricco di sfaccettature che mi affascinano – continua -. Sono particolarmente propenso alla cardiologia interventistica, un aspetto sul quale la Struttura biellese sta crescendo contestualmente ad altre prestazioni specialistiche. Nel tempo libero mi piace giocare a calcetto e fare sport in generale, essendo appassionato di sci, approfitterò di quel che offre il territorio».

ANATOMIA PATOLOGICA – dott. Andrea Vandoni: «A Biella le condizioni per lavorare con serenità e tecnologie attrattive»

Nato nel 1988 ad Arona, in provincia di Novara, Andrea Vandoni (qui accanto) da settembre fa parte dell’équipe di Anatomia Patologica dell’ASLBI. Laureato in Medicina e Chirurgia all’Università del Piemonte Orientale, ha poi conseguito la specializzazione in Anatomia Patologica e Citopatologia all’Università Statale di Milano nel 2019. Durante il percorso di studi e l’inizio della propria carriera ha frequentato, tra gli altri, l’Ospedale Maggiore della Carità di Novara, l’Ospedale Policlinico di Milano, l’Istituto Europeo Oncologico di Milano e l’Ospedale Agnelli di Pinerolo dell’ASLTO3.

«Ho scelto questa specializzazione perché desideravo occuparmi di diagnostica – spiega –. L’inserimento nell’équipe biellese sta proseguendo bene, in Ospedale ho trovato le condizioni per lavorare con serenità. Questo è uno dei pochi nosocomi in Italia a poter disporre della Digital Pathology (tecnologia che permette agli anatomopatologi di digitalizzare la casistica istologica e di renderla disponibile online per la consultazione ad accesso protetto, anche da remoto, da parte dei colleghi (progetto realizzato dall’ASLBI grazie ai contributi da parte di Fondazione Tempia e Fondazione Cassa di Risparmio di Biella, ndr), un aspetto sicuramente attrattivo per i giovani specialisti».

Vandoni si è trasferito a vivere a Biella. «Dopo aver abitato a Milano mi piace stare qui, ho trovato una realtà tranquilla e a misura d’uomo – afferma -. Nel tempo libero dipingo miniature e sono appassionato di giochi da tavolo».

EMERGENZE PSICHIATRICHE ED SPDC – dott.ssa Clara Maria Basi: «Particolare attenzione per i pazienti psichiatrici con disabilità intellettiva»

Clara Maria Basi (foto accanto) è arrivata all’ASL di Biella dall’Azienda Socio Sanitaria Territoriale Santi Paolo e Carlo di Milano. Milanese, 49 anni, ha conseguito la laurea in Medicina e Chirurgia nel 2001 e, nel 2005, la specializzazione in Psichiatria presso l’Università degli Studi di Milano. All’Ospedale di Biella presta quindi servizio nell’ambito della Struttura Semplice Dipartimentale Emergenze Psichiatriche ed SPDC (Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura).

«In precedenza ho sempre lavorato presso l’ASST Santi Paolo e Carlo di Milano, occupandomi di psichiatrica in regime di emergenza/urgenza – racconta -. Durante questa esperienza ho contribuito all’attivazione e al coordinamento dell’ambulatorio dedicato ai Disturbi del Comportamento Alimentare, divenuto Ambulatorio di secondo livello. Da 14 anni mi occupo della valutazione pre-operatoria per pazienti candidati alla chirurgia bariatrica. Un ambito cui avrò modo di contribuire anche nel Biellese vista la presenza di un ambulatorio dedicato. Altro campo al quale mi dedico da circa 15 anni è quello del paziente psichiatrico con disabilità intellettiva e per questo ho collaborato con il centro DAMA (Disabled Advanced Medical Assistance) dell’Ospedale San Paolo come Referente psichiatra. Anche in questo ambito mi auguro di poter dare il mio contributo poiché l’aspetto della disabilità psichica appare ancora privo di riferimenti appropriati e precisi. Ritengo che un approccio specializzato multidisciplinare, collaborando con altre figure mediche e assistenziali sia un valore imprescindibile e aggiunto per migliorare lo stato di salute del paziente; a oggi e in alcune situazioni, limitarsi alla visione unica della propria branca specialistica può essere poco funzionale, se non poco soddisfacente per pazienti, familiari ed operatori».

Basi si è trasferita a vivere a Biella: «Lavorativamente parlando ho trovato un ambiente in cui è facile relazionarsi con i colleghi e dove è possibile coordinarsi in tempi brevi. Mi sono spostata a Biella anche per migliorare la qualità della vita, qui è semplice trovare un ambiente naturale in cui evadere con la mente; un aspetto importante per chi svolge un lavoro come il nostro».

c.s.

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