Sin dall’inizio della pandemia, i volontari della Pro Loco Biella e Valle Oropa si sono chiesti se, in considerazione dell’emergenza Covid, quest’anno fosse il caso di organizzare “Ben Cuncià”, il festival della polenta concia biellese, giunto alla sua terza edizione.
Nonostante l’aggravarsi della situazione e l’emanazione del nuovo decreto che prevede misure ancora più restrittive finalizzate al contenimento del virus, d’accordo con i ristoratori, la Pro Loco ha deciso di mantenere fede all’impegno preso e di andare avanti.
Il Ben Cuncià, infatti, nasce per valorizzare il territorio attraverso la sua gastronomia e sostenere così l’economia locale.
«Crediamo che, mai come in questo momento, sia doveroso dare un contributo, per quanto limitato, all’economia locale e dimostrare la nostra vicinanza a una delle categorie più colpite da questa crisi: la nostra vicinanza come Pro Loco, ma anche come cittadini che hanno amici e familiari che lavorano nel settore della ristorazione. Una comunità è forte quando è unita e solidale, a maggior ragione nei momenti di difficoltà», fanno sapere dal direttivo dell’Associazione.
Proprio per far fronte a questa situazione, per l’edizione 2020 è previsto un nuovo servizio: il “Pija e porta a cà“, grazie al quale sarà possibile ordinare i propri menù, andare a ritirarli e portarli a casa insieme al tradizionale kit riservato ai partecipanti e composto da tovaglietta, grembiule e cucchiaio di legno.
«Stiamo anche verificando con i ristoratori la possibilità di organizzare consegne a domicilio – aggiungono -. Ovviamente sarà possibile recarsi presso i ristoranti a pranzo e occupare tavoli da 4, come previsto dal decreto, e vivere così l’esperienza del Ben Cuncià nel pieno rispetto delle regole».
Ben Cuncià nasce all’insegna della condivisione e della socialità e su queste basi lo scorso anno i ristoratori hanno servito circa 2.500 piatti di polenta concia. «Siamo consapevoli che quest’anno non sarà la stessa cosa – concludono dalla Pro Loco -, ma invitiamo tutti i biellesi e tutti coloro che avranno il piacere di fare una gita nel nostro territorio in piena sicurezza, a partecipare e a unire l’utile al dilettevole: compiere un gesto di solidarietà concreta gustando le migliori proposte della cucina locale, prima fra tutte la polenta concia. Ognuno di noi ha la possibilità di cambiare le cose: nel nostro piccolo vogliamo provare a farlo, e lo faremo!»