Nel pomeriggio di ieri, lunedì 19 dicembre, è stata inaugurata la nuova mostra “Da Taaset a Tutankhamon: l’eternità egizia tra reale e virtuale” ideata per valorizzare la sala egizia del Museo del Territorio Biellese, in occasione del centenario della scoperta della tomba di Tutankhamon.
Fra realtà virtuale e reperti autentici, si compirà un viaggio verso l’eternità, che culminerà con l’esperienza unica in Italia di essere a contatto con la ricostruzione della celeberrima maschera di Tutankhamon, permettendo un tour virtuale della tomba del faraone, in compagnia del suo scopritore: l’inglese Howard Carter. Un’esperienza possibile grazie ai visori “Oculus” e al video realizzato da Next Exhibition.
Ma prima di indossare il visore, il visitatore potrà apprezzare con i suoi occhi Taaset, la mummia di età tolemaica conservata al Museo del Territorio Biellese con il sarcofago e il corredo funerario. E ancora, le fotografie scattate dal grande egittologo biellese Ernesto Schiaparelli durante le sue missioni di ricerca che lo hanno portato a fare scoperte di grande importanza.
Due figure molto differenti a confronto: Howard Carter ed Ernesto Schiaparelli sono stati tra i grandi protagonisti della ricerca archeologica di inizio Novecento in Egitto.
Il visitatore sarà immerso in un percorso espositivo e narrativo che sfrutta le innovazioni tecnologiche, accostando scienza e dati archeologici, per affrontare un tema, quello dell’eternità, che è stato fulcro della religione e della ritualità funeraria egizia per millenni. Una fonte inesauribile di curiosità per il pubblico di oggi, che continua a essere affascinato da questa straordinaria civiltà.
«Ho voluto fortemente questa mostra tanto da espormi in prima persona come coordinatore – afferma l’assessore alla Cultura Massimiliano Gaggino -. Appena sono venuto a conoscenza delle celebrazioni per i 100 anni dalla scoperta della tomba di Tutankhamon non potevo che cogliere l’occasione per valorizzare il patrimonio egizio presente al Museo con la mummia di Taaset. Ho così iniziato a tessere una trama di contatti di cui fanno parte il Museo Egizio di Torino, esperti egittologi, restauratori, attori, allestitori, tecnici di realtà virtuale e altre decine di figure che in un solo mese e mezzo hanno reso possibile rappresentare ciò che lo staff del museo, e in particolare la nostra conservatrice archeologica, dottoressa Angela Deodato, aveva preparato in maniera esemplare dal punto di vista culturale».
Non sarà la solita mostra sull’Antico Egitto?
«Certamente no. Il problema iniziale era quello di unire la realtà di Ernesto Schiaparelli e di ciò che abbiamo conservato al Museo, con il celeberrimo Tutankhamon, così vicino, ma allo stesso tempo, così inarrivabile per una città di provincia. Ecco allora che, con un pizzico di fantasia e con l’aiuto della realtà virtuale e di altre sorprese che scoprirete solo recandovi alla mostra, sarà possibile regalare agli avventori esperienze che difficilmente si possono fare in un piccolo capoluogo. Ci tengo però a sottolineare l’enorme lavoro di gruppo che è stato fatto e che mi ha reso orgoglioso dello staff che ogni giorno lavora al Museo, soprattutto perché questo è il mandato ricevuto dal sindaco appena ho firmato la sua delega. Un altro punto molto importante su cui mi soffermo concerne la maschera di Tutankhamon: la riproduzione fatta per l’occasione da Sabina Salussolia rimarrà per sempre a disposizione del nostro Museo».
«Uno degli obiettivi principali della mostra è quello di valorizzare la Sezione egizia del Museo – spiega Angela Deodato, conservatrice archeologa del museo di Biella -. In questa occasione metteremo a confronto e faremo dialogare due grandi egittologi come Howard Carter e il biellese Ernesto Schiaparelli, ma soprattutto capiremo l’importanza della tecnologia. Un secolo fa le fotografie, usate da entrambi con tecniche all’avanguardia, permettevano un certo tipo di analisi. Ora le cose sono cambiate: con Taaset è stata utilizzata la tecnologia medica, grazie a una Tac che ci ha fornito indicazioni storiche sulla donna mummificata, e dall’altro, per Tutankhamon, la tecnologia dei visori permetterà di intraprendere un viaggio, immergendoci in una realtà del passato. Insomma, si creerà un dialogo continuo tra presente e passato».
Orari
Giovedì: 10-14 | venerdì: 14-18 | sabato, domenica e festivi: 10-18
Biglietti d’ingresso
9 euro (intero non residenti)
7 euro (ridotto non residenti)
5 euro (residenti a Biella).
Comunicato stampa Città di Biella