Viaggi & filosofia. Atene e Roma: nell’antichità città mito per viaggi… filosofici

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Viaggiare, nell’antichità, era estremamente pericoloso specialmente quando gli spostamenti avvenivano su lunghe distanze. I viaggi avvenivano prevalentemente via mare in quanto non esistevano strade facilmente percorribili. Si viaggiava solo per mare e in estate.

Come abbiamo visto in precedenza, in vari casi, il viaggio diventò l’unica via d’uscita da situazioni di pericolo anche se non sempre assicurava la salvezza.

Il nostro viaggio prosegue alla scoperta di due città… Atene e Roma con i loro protagonisti.

Con la fondazione delle scuole filosofiche, nel IV secolo a.C., Atene diviene un punto di riferimento e meta di viaggio per frequentare quelle scuole e diventare filosofi. Molti visitatori e filosofi partirono ad esempio dalle isole dell’Egeo, dall’Africa del Nord o dalle città dell’Asia Minore ma anche da Cartagine. Tra questi va ricordato il pensatore Clitomaco il cui nome originario è Asdrubale.

Spesso, alcuni semplici visitatori giunti ad Atene divennero poi filosofi. È il caso di Diogene di Sinope, detto il Cinico vissuto dal 412 al 323 a.C. e di Zenone di Cizio vissuto tra il 332 e il 263 a.C. La leggenda racconta che Zenone, naufragato con un carico di porpora nei pressi del Pireo, si fosse fermato ad Atene, dove, nella bottega di un libraio, sentì leggere il secondo libro dei Memorabili di Socrate del filosofo Senofonte.

Fu colto immediatamente dal desiderio di conoscere un pensatore di grande rilievo come Socrate e in quel momento il libraio gli indicò un uomo che stava passando in strada: era il Cinico Cratere di cui Zenone sarebbe poi diventato discepolo, fondando a sua volta la Scuola Stoica.

Il primato di Atene come meta di viaggi filosofici durò fino al consolidarsi del dominio di Roma sul Mediterraneo. Roma diventa nel II e nel III secolo d.C. un vero e proprio centro di insegnamento filosofico. Vi giunsero personaggi importanti come il medico Galeno e il filosofo Plotino dall’Egitto.

Roma, Castel Sant’Angelo – Novembre 2019 (foto Elisa Diprè)

I viaggi diventano così frequenti, e assumono un ruolo importante per lo scambio culturale. Roma non solo li rese più sicuri per mare ma costruì anche un’importante rete viaria utile per intraprendere lunghi tragitti per terra.

A novembre sono stata a Roma e parlare di  questa città per me è come parlare di un libro aperto e quotidiano, pieno di amore per ciò che custodisce.

Da qualunque parte si volga lo sguardo c’è qualcosa da vedere e da ammirare. Immensa, bellissima, straordinaria e forse non ci sono abbastanza aggettivi per riuscire a definire compiutamente la meraviglia offerta da una città senza pari al mondo.

Ogni via, piazza, angolo ha una sua ineguagliabile caratteristica, un pezzo di storia da raccontare, una leggenda da godere.

Roma, Piazza San Pietro – Novembre 2019 (foto Elisa Diprè)

In quattro giorni l’ho girata in lungo e in largo: Piazza Navona, Fontana di Trevi, Il Vaticano, Piazza di Spagna, I fori imperiali, Le Terme di Caracalla, il Colosseo… ci vorrebbero giorni solo per descrivere quanto Roma può dimostrare.

In una sola parola, il cuore mi suggerisce… MERAVIGLIOSA.

Secondo me non si può descrivere ma si può solo apprezzare camminando a piedi e guardando da tutte le parti, in tutte le direzioni.

Eccezionale, la Città Eterna, stupisce ed affascina ogni volta che si ha il privilegio di attraversarla. Profumi, sensazioni, colori e bellezze di ogni tipo ti avvolgono in un abbraccio che rimane nel cuore.

Bastano come motivi per visitarla? Direi proprio di sì!

Roma, i Fori Imperiali – Novembre 2019 (foto Elisa Diprè)

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