“Uniti contro la zanzara tigre”: Biella aderisce al progetto regionale, anche i cittadini possono contribuire

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“Uniti contro la zanzara tigre”. L’Amministrazione comunale di Biella, per la stagione primaverile-estiva in corso, ha aderito al progetto regionale per la messa in campo di strategie di controllo delle zanzare per far fronte agli alti livelli di molestia che caratterizzano i periodi più caldi del nostro territorio e per prevenire eventuali casi di arbovirosi (malattie virali trasmesse dagli insetti).

«Innanzitutto abbiamo sfruttato l’opportunità che offre la nostra Regione che, attraverso la Legge 75/95, sostiene con interessantissimi contributi, progetti di lotta biologica/integrata alle zanzare – spiegano gli assessori all’Ambiente Marzio Olivero e a Parchi e giardini Gigliola Topazzo -. L’adesione al progetto regionale, coordinato dalla società IPLA spa di Torino, consente al nostro Comune, come per gli altri quarantasei aderenti all’iniziativa, di disporre per tutto il periodo primaverile-estivo di uno staff tecnico e di una squadra di disinfestatori. Lo staff tecnico, attualmente con sede a Gaglianico, offre consulenza, coordina le squadre addette ai trattamenti, gestisce specifiche reti di monitoraggio ed effettua sorveglianza dei siti sensibili (quali ospedali, case di cura, asili, scuole eccetera). Si occupa inoltre, per tutti i Comuni, di attuare iniziative di informazione e sensibilizzazione attraverso incontri con la popolazione, attività nelle scuole, pubblicazione di articoli sulle testate locali, emanazione di un bollettino periodico».

Premesso che le zanzare si sviluppano dove c’è acqua stagnante e che circa i 2/3 dei loro siti riproduttivi in ambito urbano sono di tipo domestico, ogni cittadino può dare il suo valido contributo nella prevenzione della diffusione di questi fastidiosissimi insetti. Basta seguire alcune semplici regole: prevenire, collaborare, trattare.

La prevenzione consiste nell’evitare o nell’eliminare ogni forma di ristagno inutile (anche di piccolissime dimensioni). La collaborazione passa attraverso il Comune di residenza, dove è possibile segnalare al Centro Operativo qualsiasi situazione critica meritevole di un’ispezione. Infine il trattamento dei tombini e di piccoli ristagni (laghetti, stagni) negli spazi privati risulta molto utile; è importante usare i prodotti giusti.

«Le zanzare purtroppo hanno una vita abbastanza lunga – prosegue l’assessore Topazzo -. Il progetto regionale per la lotta alle zanzare a cui il Comune di Biella ha aderito ha due obiettivi principali: migliorare la qualità della vita, perché le zanzare rappresentano una significativa fonte di molestia; e in secondo luogo puntare alla prevenzione sanitaria. Oltre alle reazioni allergiche infatti, la zanzara tigre può fungere da vettore per numerosi patogeni: ad esempio West Nile Virus, Dengue, Cikungunya; oltre alla diffusione di malattie a carico degli animali domestici, come ad esempio la filaria».

Il territorio Biellese e Alto Vercellese vede la prevalenza di alcune specie di zanzara sulle quali si concentrano le attività di contrasto. Si possono individuare diverse categorie: zanzare delle aree alluvionali (es. zanzara di risaia), zanzare delle aree urbane (es. zanzare tigre), zanzare delle acque ferme (zanzare anofele), zanzare dei fossi di scolo delle aree rurali (zanzara comune). Ognuna di queste specie ha delle caratteristiche proprie su cui si basano i piani di intervento del Centro Operativo locale.

«A metà maggio sono già iniziati i trattamenti antilarvali (perno centrale della lotta biologica) con il primo ciclo di interventi in diversi siti naturali favorevoli alla proliferazione dei fastidiosi insetti – continua l’assessore Olivero -. Invitiamo la cittadinanza a contribuire alla prevenzione mediante comportamenti corretti che, sostanzialmente, consistono nell’evitare qualsiasi forma di ristagno, dalla più piccola alla più grande».

Per fare qualche esempio si ricordano i contenitori per la raccolta di acqua a scopo irriguo (il classico bidone dell’orto), i sottovasi, i teli di copertura delle piscine, eventuali laghetti presso le aree verdi, i copertoni, i tombini delle aree private, le grondaie intasate. I cimiteri, per la numerosa presenza di vasi e sottovasi, rappresentano aree privilegiate d’infestazione soprattutto da parte della zanzara tigre. I vasi, anche se di piccole dimensioni, trattengono una quantità di acqua sufficiente allo sviluppo di molte larve. Il loro riempimento (fino all’orlo) con ghiaia o ancor meglio con sabbia, impedisce il ristagno e la sopravvivenza delle larve di zanzara.

«Sappiamo bene che la campagna anti-zanzare non significa che potremo liberarci subito e definitivamente di questi fastidiosi insetti. L’importante è iniziare un monitoraggio, considerando che le zanzare tigre sono potenzialmente in grado di trasmettere alcuni virus se si infettano nutrendosi su persone malate, in modo da evidenziare le aree portatrici di possibili focolai», concludono i due assessori.

I cittadini infine avranno a disposizione un numero verde per poter comunicare situazioni di particolare difficoltà: 800.171.198.

Comunicato stampa Città di Biella

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