Torino. Il presidente Cirio implementa Unità di crisi e vara misure economiche per imprese e famiglie

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Nel consueto aggiornamento serale via Facebook alla comunità piemontese, il presidente della Regione, Albero Cirio, ha “rendicontato” sulle misure economiche per la tutela delle imprese (e delle famiglie) penalizzate dall’emergenza Coronavirus.

In attesa che il governo metta in atto misure a livello nazionale (è necessario un passaggio parlamentare, che credibilmente allungherà i tempi), a livello regionale sono già stati presi alcuni provvedimenti:

  • moratoria (oltre 110milioni di euro) per 1000 aziende piemontesi a beneficio delle quali sono state bloccate le rate dei mutui contratti con la Regione;
  • sbloccati pagamenti di arretrati che la Regione aveva per oltre 200milioni di euro, immessi nel sistema Piemonte per fare fronte alla richiesta di liquidità;
  • sempre per sostenere il cashflow, attivazione di un fondo di garanzia da 54milioni di euro per consentire alle piccole imprese di accendere prestiti bancari, utilizzando come forma di garanzia proprio il fondo regionale;
  • misure per le famiglie, in particolare per i genitori costretti a pagare una baby sitter o stare a casa dal lavoro per accudire i figli piccoli: la regione emetterà un voucher che affiancherà quello allo studio del governo. 

«La paura fa bene – ha affermato il presidente Cirio – se dalla paura troviamo lo stimolo e la forza di non essere mai superficiali. La crisi non è finita, i dati sono in crescita, dobbiamo metterci l’autoresponsabilità».

Sono state adottate anche misure sul piano tecnico-scientifico per migliorare ulteriormente la risposta regionale all’emergenza sanitaria: il presidente della Regione ha infatti firmato un’ordinanza che implementa l’Unità di crisi presso la Protezione Civile, ed è stato anche allargato ulteriormente il comitato scientifico.

Ora i numeri. Ad oggi sono, 166 le persone positive al Covid-19, 35 di loro sono ricoverate nei reparti di terapia intensiva. Sono 5 i decessi ma, ha tenuto a precisare Ciro, si tratta di pazienti minati nella loro salute da patologie pregresse.

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