Già nel tardo pomeriggio di sabato scorso 30 marzo sono state sospese le ricerche di Giordano Donà, il pensionato residente a Occhieppo Inferiore che si è allontanato da casa verso le 7 del mattino di giovedì 28 marzo per una gita di scialpinismo a Cervinia.
Non era la prima volta che il 63enne partiva quasi all’alba e spesso da solo per andare in montagna o a correre (era anche un grande appassionato di running e trail, molto noto nell’ambiente). Ma era altrettanto nota ai familiari la sua puntualità nell’orario di rientro, sempre intorno alle 17.
Alle 20 di giovedì sera si è messa in moto la macchina dei soccorsi, in seguito ad una richiesta d’aiuto effettuata dal genero di Giordano Donà. Su segnalazione del comando di Saint Vincent, i carabinieri della stazione di Cervinia hanno ritrovato la macchina dell’uomo in un parcheggio adiacente agli impianti, regolarmente chiusa e senza gli sci all’interno.
Grazie alle moderne tecnologie, poco dopo, è stato individuato anche il celluare, che squillava ma senza risposta. La “cella” alla quale lo smartphone era agganciato risultava posizionata in territorio svizzero, a quota 3mila metri.
La mattina successiva, venerdì 29 marzo, i volontari del soccorso alpino valdostano, insieme ai carabinieri e alla guardia di finanza, hanno battuto in lungo e in largo la zona in cui si erano perse le tracce dello sci-alpinista biellese, ma senza successo. Le stesse operazioni sono state ripetute all’alba dell’indomani e fino al pomeriggio inoltrato. Poi la triste decisione di sospendere le ricerche.
