Solito centrodestra in Regione Piemonte. Zero aiuto per l’emergenza umanitaria al confine tra Croazia e Bosnia-Erzegovina

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L’Aula di Palazzo Lascaris, sede del Consiglio regionale del Piemonte, ha respinto il documento proposto dal Partito Democratico in cui si chiedeva sostegno alle realtà del volontariato e del Terzo settore impegnate a favore delle migliaia di profughi bloccati al confine tre Croazia e Bosnia-Erzegovina.

Nel cuore dell’Europa, ormai da mesi, si sta consumando una drammatica emergenza umanitaria, e una sistematica violazione dei fondamentali diritti umani delle persone.

«Uno sfregio alla tradizione di solidarietà della nostra Regione – sottolinea Monica Canalis, consigliera regionale del PD -. Oggi, in Consiglio regionale, il centrodestra ha bocciato il mio Ordine del Giorno sull’emergenza umanitaria in Bosnia-Erzegovina, in cui si chiedeva di avviare corridoi umanitari e supportare le realtà del volontariato e Terzo settore della nostra Regione che si sono attivate per fornire aiuti. Il nostro documento è stato bocciato perché secondo la destra “i contenuti non si sposano con la nostra posizione politica. Non ci sottraiamo agli aiuti umanitari, ma non siano d’accordo con l’emigrazione di massa”. Evidentemente la recente svolta europeista della Lega vale solo per il governo Draghi. Sui territori, e in particolare qui in Piemonte, permane la simpatia della destra verso modelli illiberali e l’indifferenza verso ciò che sta accadendo al confine tra Croazia e Bosnia, dove donne, uomini e bambini vengono braccati nei boschi, presi a bastonate, derubati, torturati, violentati».

«Il Partito Democratico – aggiunge Canalis -, nel denunciare il grave atteggiamento della maggioranza in Consiglio regionale, dice NO alla logica dei campi, che evoca tristi ricordi del nostro passato, e chiede un rapido intervento del Governo per avviare corridoi umanitari e supportare il Terzo settore nella sua opera di solidarietà e di presidio avanzato di democrazia e attenzione ai diritti umani. La nostra Regione ha una lunga e importante tradizione di solidarietà e di aiuto umanitario, e la bocciatura dell’Ordine del Giorno sulla Bosnia rappresenta un autentico e ingiustificato sfregio. Aprire gli occhi sulla tragedia dei profughi e sui disperati di Lipa e degli altri campi, è un’occasione per salvare la nostra umanità e fraternità, e al tempo stesso lo Stato di Diritto. E dovrebbe essere avvertito come un obbligo da tutti i componenti del Consiglio regionale del Piemonte che ha al suo interno un organismo che si chiama Comitato Diritti Umani».

Alle critiche dei dem piemontesi si sono aggiunte anche quelle delle Acli (Associazioni Cristiane Lavoratori Italiani) Piemonte. Nel documento diffuso del pomeriggio di oggi si legge: “Un grave errore quello della maggioranza del Consiglio regionale del Piemonte. Alle porte dell’Europa, migliaia di persone stanno soffrendo non solo per le condizioni disumane in cui sono costrette a vivere, ma anche per l’indifferenza dell’Europa che potrebbe mettere fine al loro calvario con un milionesimo delle risorse che si sprecano ogni giorno, nonostante la pandemia, per decine di interventi inutili”.

“Come Acli Piemonte riteniamo pretestuosi gli argomenti usati dall’Assessore Marrone per dichiarare la contrarietà della maggioranza. È assurdo pensare che la tragedia che si sta consumando in queste ore a poche centinaia di chilometri da noi sia una specie di scelta individuale dei profughi. Le Acli Piemonte si appellano a tutte le altre istituzioni piemontesi e alle forze della società civile perché si facciano sentire e facciano le necessarie pressioni affinché, con atti e azioni concrete di solidarietà e cooperazione si agisca immediatamente”.

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